Apple sta per subire una nuova class action a causa delle conversazioni degli utenti fatte registrare a Siri senza il loro consenso. Stando all'accusa sarebbero una chiara violazione della privacy degli utenti.
La class action è nata dalla scoperta fatta da The Guardian che una compagnia assoldata da Apple per studiare le performance di Siri aveva ascoltato delle interazioni confidenziali carpite grazie a un'attivazione accidentale dell'assistente vocale. Dopo la pubblicazione dell'articolo, Apple ha annunciato la chiusura del programma di valutazione di Siri in tutto il mondo.
La class action verte sul fatto che Apple non aveva avvisato gli utenti della registrazione delle conversazioni, eseguita quindi senza consenso. Apple non ha ancora commentato ufficialmente la class action, ma immaginiamo che non mancherà di farlo, quantomeno in tribunale.
Negli ultimi mesi Apple ha fatto della difesa della privacy degli utenti una vera e propria bandiera, sottolineando le molte falle dei concorrenti in merito. In verità tutte le grandi multinazionali legati alle nuove tecnologie stanno avendo grossi problemi per aver violato la privacy dei loro utenti in vari modi, Facebook e Google in testa.