Dopo aver scoperchiato il vaso di Pandora, Jason Schreier torna a parlare di Assassin's Creed Infinity, l'evoluzione live service della celebre serie di Ubisoft. Il collega di Bloomberg non solo ha confermato che il gioco è distante molti anni, ma ha voluto sottolineare come la definizione "live service" non vuol dire che il gioco sarà come Destiny o Anthem. Anzi, manterrà la struttura single player fortemente narrativa dei suoi predecessori, solo che farà parte di un universo più ampio.
Nelle scorse ore il giornalista americano aveva svelato questa evoluzione per la serie di Assassin's Creed, un'evoluzione che ha richiesto anche un ripensamento e una riorganizzazione degli studi di Montrel e Quebec.
Il cambiamento, però, sarà meno profondo di quanti in molti possono temere. Infatti la formula di gioco resterà praticamente invariata e quel "live service" legato al progetto non vuol dire che il gioco di trasformerà in una sorta di Destiny. Solo che la serie entrerà a far parte di un universo meno statico e organizzato in comparti stagni e in continua evoluzione.
"Dato che in molti hanno frainteso, voglio insistere: Assassin's Creed Infinity come piattaforma live service non significa che sarà un Destiny o un Anthem. Ci saranno con tutta probabilità i contenuti narrativi da giocare da soli in stile Assassin's Creed, ma farà tutto parte di Infinity," ha scritto Schreier su Twitter.
"Infatti, se tutto dovesse andare bene (ancora, siamo lontani anni dall'uscita) potrebbero fare esperimenti con piccoli contenuti di Assassin's Creed senza dover per forza creare giochi da 500 ore ognuno, dal momento che queste piccole parti saranno inglobate in una piattaforma in costante evoluzione, e non devono per forza essere adatti ad un'uscita annuale."
Si tratta di un obiettivo ambizioso, che comunque potrà cambiare, evolvere o ampliarsi nel corse degli anni. Assassin's Creed Infinity non uscita prima del 2024, sempre secondo Jason Schreier