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Assassin's Creed Odyssey è fedele alla serie e punta a migliorarla, dice Ubisoft

Serge Hascoet, chief creative officer presso Ubisoft, ha parlato in un'intervista di Assassin's Creed Odyssey e del futuro della serie, fra novità e tradizione

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   01/10/2018

Assassin's Creed Odyssey è l'ultimo episodio di un nuovo corso inaugurato da Ubisoft con Origins, ma molti fan della serie sono preoccupati dalla distanza che il franchise sta creando rispetto alle sue origini.

"Ne parliamo spesso internamente, lo abbiamo fatto anche con Assassin's Creed Odyssey", ha spiegato in un'intervista il chief creative officer Serge Hascoet. "Credo che al momento manchi un po' il fascino dell'Assassino, dunque stiamo lavorando in quella direzione."

"Non vogliamo allontanarci dalle origini del franchise, vogliamo rispettare il brand ma anche migliorarlo laddove possibile. Penso che le meccaniche RPG abbiano aggiunto molto all'esperienza, ma abbiamo bisogno di cose come il salto della fede, i suoni tipici della serie e tutti gli elementi di pregio dei precedenti episodi."

"Ad ogni modo, a mio avviso è stata una scelta giusta quella di abbandonare il vecchio sistema di combattimento per sostituirlo con l'attuale. È una cosa che ha aggiunto valore agli occhi degli utenti. Siamo sempre molto attenti al brand di Assassin's Creed, continuiamo a lavorarci."

"Quando permetti al giocatore di modificare il proprio personaggio perché possa rimuovere il cappuccio, va bene perché si tratta di una loro decisione. Non dobbiamo costringere gli utenti a mantenere l'aspetto che vogliamo noi. La filosofia che perseguiamo per i nostri titoli è quella di consentire la libera espressione, la libertà e l'autonomia dei giocatori."