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Bandai Namco avrebbe cancellato dei giochi di Naruto e One Piece e fatto tagli al personale tramite mobbing

Bandai Namco avrebbe cancellato diversi progetti, inclusi titoli basati su One Piece e Naruto, e ridotto il personale usando l'oidashi beya, una pratica simile al mobbing.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   15/10/2024
Luffy di One Piece

Stando a quanto riportato sulle pagine di Bloomberg, Bandai Namco starebbe attuando dei tagli al personale e cancellato lo sviluppo di molteplici giochi, alcuni basati sulle licenze di Naruto e One Piece e uno su contratto per Nintendo.

Stando alle fonti del giornalista Takashi Mochizuki, la compagnia starebbe affrontando la questione licenziamenti usando la pratica dell'oidashi beya (traducibile in "stanze di esplulsione"). Si tratta di una pratica simile al mobbing e purtroppo molto diffusa tra le aziende giapponesi, dove i lavoratori in esubero "vengono inviati in stanze dove non viene dato loro nulla da fare, facendo pressione affinché se ne vadano volontariamente".

Pare che Bandai Namco Studios abbia trasferito circa 200 dei suoi 1.300 lavoratori in queste stanze, portando alle dimissioni "volontarie" di 100 dipendenti.

La risposta di Bandai Namco

Un rappresentate di Bandai Namco ha commentato il report di Bloomberg, con una dichiarazione che non smentisce né conferma in maniera esplicita la cancellazione di uno o più progetti in corso d'opera, ma che nega categoricamente le indiscrezioni relative alla pratica dell'oidashi beya:

Logo di Bandai Namco
Logo di Bandai Namco

"Le nostre decisioni di interrompere i giochi si basano su valutazioni complete della situazione", ha dichiarato il portavoce.

"Alcuni dipendenti potrebbero dover aspettare un certo periodo di tempo prima che venga loro assegnato il progetto successivo, ma noi andiamo avanti con le assegnazioni man mano che emergono nuovi progetti. Negli studi Bandai Namco non esiste un'organizzazione come la 'oidashi beya', pensata per fare pressione sulle persone affinché se ne vadano volontariamente".