Battlefield 5 gira su PC, con una NVIDIA RTX 2080 Ti e ray tracing attivo, a meno di 30 frame al secondo qualora si selezioni la risoluzione di 2160p, ovverosia 4K reali. È tanto? È poco? Cerchiamo di ragionarci un attimo.
La notizia dei 1080p e 60 fps di Battlefield V su RTX 2080 Ti ha fatto ovviamente storcere il naso a un gran numero di appassionati, che hanno tratto l'immediata conclusione secondo cui la tecnologia legata all'architettura Turing fosse ancora acerba per poter offrire qualità e prestazioni in linea con le aspettative.
Ci sono tuttavia dei motivi precisi per cui Battlefield 5 non sia andato oltre quel livello di performance durante la Gamescom 2018, pur utilizzando la potentissima (e costosissima) RTX 2080 Ti. DICE ha infatti potuto lavorare alla demo per appena due settimane, rimanendo peraltro stupita dal fatto che il gioco potesse effettivamente girare anche alla risoluzione di 4K con ray tracing attivato, sebbene come detto a un frame rate inferiore ai 30 fotogrammi al secondo.
Il team ha tuttavia individuato alcune possibili soluzioni per alleggerire il carico e consentire al gioco di raggiungere le stesse prestazioni della serie 1000 pur in presenza di RTX attivo. La prima è consentire la regolazione della risoluzione del rendering relativo al ray tracing, che al momento è legata a quella generale del gioco. Utilizzare i 4K per la grafica in-game ma abbassare a 1080p le riflessioni RTX potrebbe certamente aiutare.
La combinazione di driver ottimizzati, di una pipeline gestita in maniera più efficace e del dirottamento di alcune risorse verso il rendering tradizionale donerebbe inoltre un ulteriore boost prestazionale. Con quali risultati, esattamente? Be', per scoprirlo dovremo attendere l'uscita di Battlefield V, fissata al 19 ottobre.
