Activision ha deciso di denunciare EngineOwning, un noto sviluppatore di cheat per la serie Call of Duty. Lo studio ha base in Germania e sulla denuncia possiamo leggere che è coinvolto nello "sviluppo, nella vendita, nella distribuzione, nel marketing e nello sfruttamento di un intero portfolio di cheat e hack per giochi multiplayer online molto famosi, in particolare quelli della serie Call of Duty."
I cheat di EngineOwning non sono un segreto per nessuno, visto che vengono venduti tramite un sito facilmente accessibile (di cui non forniremo il link). Includono auto-aiming, auto-firing, rilevatori di posizione degli altri giocatori e altre nefandezze, con prezzi che vanno dai 4,49€, per un accesso di tre giorni, a 139,99€, per un accesso di novanta giorni.
Nella causa, Activision afferma che i cheat hanno causato danni irreparabili alla sua reputazione, facendole perdere grossi ricavi.
"Data la popolarità dei COD, individui e aziende senza scrupoli come EngineOwning cercano spesso di sfruttarne i giochi per il proprio profitto, vendendo cheat, hack e altri software dannosi, sapendo benissimo che stanno rovinando l'esperienza per gli altri giocatori e danneggiando Activision."
Se vogliamo questa è un'altra tappa della lotta di Activision contro i cheater, dopo il lancio del sistema anti-cheat Ricochet, che pare stia producendo ottimi risultati. Effettivamente sono moltissimi i giocatori che si lamentavano per la massiccia presenza di cheater in Call of Duty: Warzone, con molti che hanno abbandonato il gioco proprio per questo motivo. Activision è dovuta quindi correre ai ripari, per frenare il declino del suo prodotto di punta.