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Call of Duty: Modern Warfare 3, Giorgione e lo sparatutto come fenomeno di costume

La campagna promozionale di Call of Duty: Modern Warfare 3 sta osando parecchio, a conferma di come lo sparatutto Activision sia ormai un fenomeno di costume.

Call of Duty: Modern Warfare 3, Giorgione e lo sparatutto come fenomeno di costume
NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   30/10/2023

Giorgione con la maschera di Ghost che anticipa una clamorosa collaborazione con Call of Duty: Modern Warfare 3 non è che l'ultima tappa di un percorso promozionale che sta osando parecchio anche in Italia, nel tentativo di consolidare lo sparatutto di Activision come un vero e proprio fenomeno di costume.

Negli USA, come sappiamo, è così già da parecchio: ci sono persone che giocano esclusivamente a Call of Duty, per tutto l'anno, ma è anche vero che il discorso warfare esercita un fascino particolare sugli americani e in Italia abbiamo una cultura differente, più FIFAcentrica, quando si tratta di sbancare i day one.

Ad ogni modo, il miliardo di dollari in dieci giorni totalizzato da Call of Duty: Modern Warfare 2 parla da solo e racconta di un potenziale innegabile, enorme e mostruoso per il franchise, che non a caso è stato il principale pomo della discordia fra Sony e Microsoft durante le discussioni in merito all'acquisizione di Activision Blizzard.

Uno sdigiunino ripieno di bombe a mano

Dicevamo però dell'Italia, di Giorgione, del pacco da su con Di Lorenzo e di Rovazzi Operatore: la direzione è molto chiara, come detto, e punta a trasformare la serie in un fenomeno di costume, qualcosa che un appassionato di videogiochi (o magari qualcuno che vuole avvicinarsi a questo medium) non dovrebbe perdersi.

In questo caso il gancio è rappresentato dal food, un argomento che in Italia gode di ottima salute: immaginiamo che il buon vecchio Giorgione preparerà qualche manicaretto dei suoi, magari da mettere nel pacco che la mamma della belva uman... ehm, di Makarov farà pervenire al suo figliolo così sciupato.

L'approccio cambierà ora che Microsoft è la nuova proprietaria del brand? Ne dubitiamo, visto che difficilmente la casa di Redmond andrà a toccare meccanismi così ben consolidati, quelli di una macchina che ogni anno macina numeri spaventosi e che vuole diventare anche qui da noi un appuntamento da segnare sul calendario.

Voi come vedete questa campagna promozionale? Una simpatica sorpresa o una trashata micidiale? Servirà allo scopo o si limiterà a farci fare qualche risata? Parliamone.

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.