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Call of Duty non diventerà esclusiva Xbox dopo l'acquisizione secondo ITIF, che dissente con il CMA

Call of Duty non diventerà esclusiva Xbox dopo l'acquisizione: questa è la conclusione dell'ITIF che dissente con l'opinione del CMA.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   24/10/2022

L'istituto indipendente senza scopo di lucro, apartitico, di ricerca ed educazione ITIF (Information Technology & Innovation Foundation) ha condiviso un'analisi sull'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft e è arrivata alla conclusione che la compagnia di Redmond non renderà Call of Duty esclusiva Xbox, esattamente come fatto con Minecraft.

ITIF scrive: "Quando ha annunciato l'acquisizione di Mojang, Microsoft si è impegnata a continuare a rendere Minecraft disponibile su tutti i dispositivi concorrenti, compresa la PlayStation di Sony. Ad oggi, Microsoft ha rispettato tale impegno. Il fatto che Microsoft non abbia precluso a Sony non sorprende, considerando la popolarità di Minecraft e l'ampia quota di vendite di console di Sony. Microsoft ha correttamente stabilito che il costo dell'esclusione sarebbe stato superiore ai benefici. Non dobbiamo aspettarci che il calcolo sia diverso per quanto riguarda Call of Duty, per il quale Microsoft si è impegnata a continuare a mettere Call of Duty a disposizione di Sony".

"Invece di concentrarsi sulla condotta di Microsoft in relazione a Minecraft, la CMA guarda alla condotta di Microsoft in relazione all'acquisizione di titoli di gioco di minor valore. La CMA conclude che: 'Microsoft ha perseguito questa strategia [di rendere i contenuti acquisiti esclusivi per Xbox] quando ha acquisito contenuti di valore di gran lunga inferiore rispetto ai giochi di ABK [Activision], e quindi molto meno propensi a dirottare i clienti verso la sua console. Pertanto, la CMA ritiene che Microsoft possa avere un incentivo ancora più forte a rendere i contenuti di ABK esclusivi per Xbox dopo la fusione".

I loghi di Activision e Blizzard
I loghi di Activision e Blizzard

"Questa è la conclusione esattamente opposta che dovremmo trarre dalla condotta di Microsoft. Quando un gioco non ha un valore elevato, il costo per rendere quel titolo esclusivo per Xbox è relativamente basso. In altre parole, Microsoft non perde molti clienti che avrebbero potuto accedere a quel titolo sulla console di Sony perché i clienti non sono molti. Per un franchise di giochi popolari come Call of Duty, il costo per rendere questi titoli esclusivi è molto più alto, il che suggerisce un incentivo più debole a rendere i contenuti esclusivi dopo la fusione. Non solo non dobbiamo aspettarci che Microsoft neghi a Sony l'accesso a Call of Duty dopo la fusione, ma l'acquisizione probabilmente amplierà l'accesso a Call of Duty".

In breve, secondo ITIF Microsoft non ha motivi per rendere esclusivo Call of Duty. Come vi abbiamo raccontato, potrebbe anche essere un bene per la serie che potrebbe espandersi come fatto con Minecraft.