Che gli hacker costituiscano attualmente un bel problema su Call of Duty: Warzone, è cosa nota: ma raramente qualcuno ha il tempo, la voglia o semplicemente la possibilità di intavolare una discussione con i giocatori che utilizzano trucchi. TimTheTatman ha deciso di provarci comunque, e con buoni risultati.
Dapprima Timothy Betar (il cui nome d'arte è TimTheTatman) è stato eliminato dal giocatore che faceva ricorso a trucchi: lo ha identificato così, immediatamente, come un hacker. Da quel momento in poi, in modalità spettatore, ha cominciato a porgli alcune domande, alle quali quello che potremmo definire "l'intervistato" rispondeva di sì e di no muovendo la visuale in determinate direzioni, indicate da TimTheTatman. Una sorta di conversazione alla tavola Oujia, insomma, ma meglio di niente.
Il giocatore in questione aveva la skin Damascus per il suo fucile d'assalto e il suo Kar98: è molto difficile da sbloccare, ma ha giurato di averla ottenuta onestamente. Ha ammesso poi di aver creato un account secondario proprio per divertirsi utilizzando i trucchi, occupazione che lo ha tenuto impegnato per circa sei mesi. Non sembrava particolarmente preoccupato di essere bannato da Activision, perché non ha reagito in alcun modo quando TimTheTatman ha affermato che l'avrebbe senza dubbio segnalato.
Questa piccola avventura (che trovate anche nel video qui di seguito riportato, ovviamente in lingua inglese; partite dal minuto 4:30) ci ricorda che Activision dovrebbe davvero fornire un sistema anti-cheat efficace a Call of Duty: Warzone. Di recente c'è stata una nuova ondata di ban particolarmente violenta, ma è solo l'ultima di una lunga serie, e in realtà non sembra aver cambiato troppo la situazione.
Call of Duty: Warzone, TimTheTatman parla con l’hacker che lo ha eliminato
TimTheTatman è stato eliminato da un hacker su Call of Duty: Warzone, e ha deciso di scambiare quattro chiacchiere con lui: il video mostra la discussione singolare.