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Caso Activision Blizzard: alcune testate vogliono boicottare i giochi della compagnia

Il caso Activision Blizzard si allarga e si complica, con la decisione di alcune testa di boicottare i giochi della compagnia, non coprendoli più.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   24/07/2021

Alcune testate videoludiche USA hanno deciso di boicottare i giochi di Activision Blizzard non coprendoli più. Il motivo è naturalmente la causa intentata alla compagnia dallo stato della California per maltrattamenti e discriminazione delle lavoratrici, di cui potete leggere più dettagli qui.

Molte le testate che hanno già aderito all'iniziativa, come The Gamer, Prima Games, GameXplain, Switch Player, Ninty Fresh, [lock-on] e Cinelinx, che hanno preso posizione pubblicamente sulla faccenda, richiedendo che i vertici di Activision Blizzard facciano qualcosa per migliorare le condizioni lavorative nella compagnia.

Ad esempio Kirk McKeand di The Gamer ha dichiarato in un tweet: "Non copriremo più i giochi di Activision e Blizzard finché non vedremo dei cambiamenti reali e non finiranno i tentativi di manipolazione (il riferimento è al messaggio che la CCO Fran Townsend ha inviato ai dipendenti ndr). Daremo copertura alle notizie su questa faccenda, ma non ai giochi."

Alcuni siti hanno esteso il boicottaggio anche a Ubisoft, rea a detta loro di non aver fatto molto per migliorare le cose dopo le accuse ricevute negli scorsi mesi / anni di essere un ambiente di lavoro maschilista e tossico.