Yuji Horii, il creatore della serie Dragon Quest, potrebbe aver svelato l'esistenza di Chrono Trigger Remake durante un evento di presentazione al Comicon di Napoli, sebbene la questione non sia affatto chiara e men che meno ufficiale.
Ovviamente la riportiamo in quanto il personaggio in questione è sicuramente da considerare una fonte autorevole, essendo uno dei pilastri di Square Enix, ma l'affermazione potrebbe essere stata travisata dal traduttore, oppure potrebbe essere stata comunque mal interpretata.
In ogni caso ha già destato notevole scalpore, considerando lo spessore del gioco in questione: potrebbe dunque esserci un remake di Chrono Trigger in lavorazione, e la cosa avrebbe anche un certo senso, considerando l'importanza del titolo e il fatto che il publisher sia alquanto propenso a operazioni di questo tipo, come visto di recente anche con Dragon Quest.
Un remake con grafica Hd-2D?
Non sembra esserci un video o una registrazione effettiva del momento in cui l'informazione è emersa, ma secondo diverse fonti tra i presenti all'evento sembra che Horii a un certo punto si sia lasciato sfuggire un'osservazione sul fatto che il remake di Chrono Trigger sia in sviluppo.
Yuji Horii Confirms Chrono Trigger Remake at Comicon in Naples
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La cosa ovviamente ha avuto un notevole impatto sul pubblico presente, e quando l'autore di Dragon Quest si è reso conto, incalzato anche dall'interprete, si è tappato la bocca, con il traduttore a riferire "non avete sentito niente".
Al di là del simpatico siparietto, la possibilità è ovviamente molto allettante, considerando che si parla di uno dei JRPG più iconici da parte di Square Enix e, in generale, nella storia del genere.
Sono partite ovviamente già le speculazioni sul fatto che possa essere un remake costruito sullo stile di Dragon Quest III HD-2D Remake, ovvero con lo stile grafico ibrido che abbiamo ormai imparato a conoscere, ma chiaramente dobbiamo aspettare qualsiasi conferma da parte di Square Enix prima di festeggiare.
Aggiornamento: pare si trattasse proprio di un errore di traduzione da parte dell'interprete. Dalla redazione presente al Comicon di Napoli arriva una breve precisazione sulle parole del game designer e su cosa è successo.