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Cina: mercato dei videogiochi in calo per la prima volta negli ultimi dieci anni

Il mercato dei videogiochi cinese è in calo per la prima volta negli ultimi dieci anni, a causa delle politiche restrittive del governo.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   22/07/2022

Il mercato dei videogiochi cinese ha fatto registrare il primo segno negativo da dieci anni a questa parte. Il calo non è stato grandissimo, visto che si parla dell'1,8% in meno sui ricavi. Anche gli utenti attivi sono scesi, passando da 666,5 milioni a dicembre 2021, a 665,6 milioni di giugno 2022.

Il mercato dei videogiochi cinese ha fatto registrare il suo primo calo in dieci anni
Il mercato dei videogiochi cinese ha fatto registrare il suo primo calo in dieci anni

A fornire i dati aggiornati è stato il South China Morning Post, che ha anche raccontato di come i ricavi delle compagnie cinesi siano scesi del 4,25% nella prima metà dell'anno, un dato decisamente preoccupante, considerando che l'anno precedente erano cresciuti dell'8,3% e nel 2020 del 30,4%.

Anche se le perdite domestiche sono state consistenti, i mercati internazionali sono stati positivi per le aziende cinesi, che hanno fatto segnare un segno positivo del 6,2%, raggiungendo i 9 miliardi di dollari di ricavi.

I motivi dell'arresto sono da ricercarsi nelle nuove politiche del governo cinese verso i videogiochi, con il bloccodelle approvazioni durato nove mesi, iniziato a luglio 2021 e terminato ad aprile 2022. Ciò ha comportato l'impossibilità di lanciare prodotti sul territorio per tutto il periodo.

Varate anche una serie di provvedimenti atti a limitare l'uso dei videogiochi nei più giovani, inclusa una regola che impone loro di giocare un massimo di tre ore a settimana.

Restrizioni anche nei live streaming, con limite per le trasmissioni ai minori di sedici anni e l'annuncio del ban dei giochi violenti su Bilibili, la piattaforma più popolare in Cina.