L'Europa ha deciso di affrontare la crisi dei semiconduttori, ovverosia quell'insieme di problematiche che ormai da un paio di anni ha condizionato in maniera evidente la reperibilità di determinati prodotti informatici, con un piano da ben 43 miliardi di euro.
Qualche tempo fa abbiamo scritto un articolo sui motivi che hanno determinato la crisi dei semiconduttori, il motivo cioè per cui è quasi impossibile reperire una PS5, una Xbox Series X o una GPU di ultima generazione.
Ebbene, l'European Chops Act, adottato questa settimana dalla Commissione Europea, punta a raddoppiare la produzione di chip in Europa, portandola dal 9% al 20% entro il 2030. Non parliamo insomma di una soluzione veloce, bensì di lungo termine.
"Sapete tutti che la crisi dei semiconduttori ha rallentato in maniera sostanziale la nostra capacità di recupero", ha dichiarato Ursula von der Leyden, presidente della Commissione Europea. "Abbiamo assistito a uno stallo delle linee produttive, ad esempio nel settore delle automobili."
"Mentre al contempo la domanda aumentava, non siamo stati in grado di offrire i prodotti necessari per via della mancanza di chip. Dunque l'European Chips Act arriva assolutamente nel momento giusto."
Come riportato in precedenza, anche gli USA stanno lavorando in questa direzione per risolvere il problema dei semiconduttori finanziando centri di produzione sul territorio.