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DAZN e stop alle doppie utenze: interviene il Governo e chiede chiarezza

DAZN va verso lo stop alle doppie utenze e scoppia il panico, spingendo il Governo a chiedere chiarezza alla compagnia.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   10/11/2021

È scoppiata all'improvviso la questione del possibile blocco della doppia utenza sugli abbonamenti DAZN, che ha generato un coro di proteste e notevole agitazione tra i numerosi utenti in Italia del servizio video, spingendo il Governo a convocare d'urgenza la compagnia per chiedere di fare chiarezza sulle intenzioni.

Ne abbiamo parlato proprio ieri ipotizzando il medesimo rischio anche per Netflix, PS Plus e Xbox Game Pass, anche se la questione è ancora sospesa, tuttavia alcune novità riguardanti le eventuali intenzioni di DAZN potrebbero emergere a breve, considerando la richiesta del Governo di chiarire le intenzioni sulle prossime mosse da effettuare da parte dell'azienda.

Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha infatti convocato i vertici di DAZN per "fare chiarezza, a tutela dei consumatori", per quanto riguarda le nuove decisioni ventilate dell'azienda.

DAZN in Italia si è diffuso rapidamente grazie all'esclusiva sulla Serie A
DAZN in Italia si è diffuso rapidamente grazie all'esclusiva sulla Serie A

Ricordiamo che DAZN detiene i diritti tv della Serie A in esclusiva per i prossimi tre anni, cosa che spiega facilmente la solerzia con cui la politica si è mossa per cercare di fare chiarezza sul prossimo futuro.

Giorgetti, insieme alla sottosegretaria Anna Ascani che ha la delega sulla materia, ha invitato i rappresentanti DAZN martedì 16 novembre alle ore 15. Probabilmente da tale data potremo sapere qualcosa di più preciso sulle prossime mosse della compagnia, che ricordiamo avrebbe manifestato l'intenzione di bloccare la possibilità di utilizzare il servizio video su due dispositivi diversi contemporaneamente. Sebbene sia una pratica standard per i vari servizi su abbonamento, che consentono così l'utilizzo contemporaneo del servizio tra membri diversi di una stessa famiglia, questa può essere sfruttata per condividere l'abbonamento tra conoscenti o anche estranei a distanza, cosa che l'azienda vorrebbe impedire in quanto rappresenterebbe un danno economico.