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Double Fine si schiera in difesa del diritto all'aborto nella nuova discussione in USA

Anche Double Fine, come Bungie nei giorni scorsi, ha deciso di schierarsi apertamente a favore del diritto all'aborto nella nuova discussione in USA.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   07/05/2022

Anche Double Fine si schiera apertamente in difesa del diritto all'aborto, con un comunicato ufficiale che segue quello simile diffuso da Bungie, all'interno della nuova discussione che sta emergendo in USA dove la Corte Suprema ha intenzione di ribaltare la situazione attuale e reinserire delle restrizioni sul caso.

La questione è di grande importanza e anche l'industria videoludica vuole prendere posizione, a quanto pare, come abbiamo visto anche con Bungie in questa settimana. Allo stesso modo, il team di Tim Schafer, ora parte di Xbox Game Studios, ha voluto far presente la propria posizione a sostegno del diritto alla salute, considerato parte dei "diritti essenziali alla salute della persona".

"Noi di Double Fine Productions sosteniamo con forza il nostro supporto per il diritto essenziale alla salute per tutti", si legge nel messaggio pubblicato su Twitter da parte del team. "Crediamo fermamente che la decisione di revocare la Roe vs Wade possa negare alle persone i loro diritti umani, e possa avere un impatto diretto sulla vita, la libertà e le scelte di tutti in questo paese", riferisce il messaggio. "Per coloro che ne sono in grado, incoraggiamo la donazione a organizzazioni che si battono per questi diritti".

Roe vs Wade è un precedente che è entrato a far parte del diritto statunitense: deriva da un processo tenutosi nel 1973 che, di fatto, stabilì il diritto all'aborto in tutti gli Stati degli USA, all'interno di alcune limitazioni legate al tempo di gestazione. In base a questo, è garantita la possibilità di abortire in base alla volontà della donna fino al punto in cui il feto diventa in grado di sopravvivere al di fuori dell'utero materno (28 settimane), oppure in ogni caso e oltre tale termine temporale nel caso di pericolo per la salute della donna.

La legge è sempre stata molto discussa in USA, ma di recente, in particolare, sembra sia particolarmente in bilico perché la Corte Suprema pare abbia intenzione di riesaminarla e potenzialmente abolirla.