L'ESA ha infine confermato che l'E3 2023 si terrà, fissato per la seconda settimana di giugno, con tanto di "reveal tripla A titanici e anteprime mondiali sconvolgenti", ma non sappiamo davvero cosa aspettarci da questa nuova organizzazione, considerando come le cose siano cambiate, nel frattempo. D'altra parte, che quella imposta dall'ESA alla sua fiera annuale fosse un'interruzione momentanea era chiaro, visto che è nata dall'emergenza Covid prolungata, ma nel frattempo la comunicazione dell'industria si è profondamente modificata e, a dire il vero, l'E3 cominciava ad essere alquanto anacronistico già da tempo. Tuttavia, è vero che alla fine la settimana della Summer Game Fest potrebbe facilmente essere traslata in un nuovo E3, resta da vedere se i principali attori che hanno fatto parte di questa abbiano intenzione di tornare all'interno della giurisdizione dell'ESA o meno, visto che nel frattempo l'organizzazione di Geogg Keighley e compagni non rimarrà certo a guardare.
D'altra parte, il coinvolgimento diretto di ReedPop, la compagnia di produzione dietro ad eventi enormi come il PAX, il New York Comic Con, la Star Wars Celebration ed altri sembra dimostrare la volontà di ingranare una nuova marcia, ma i dubbi restano. Sony sicuramente continuerà per la sua strada indipendente con la comunicazione al pubblico e Nintendo lo stesso: se State of Play o Nintendo Direct possono comunque essere considerati all'interno di un'organizzazione diffusa come una Summer Game Fest, lo stesso non si può probabilmente dire per un evento specifico e più centralizzato come un E3.
Il rischio, dunque, è di trovarsi con una pletora di eventi staccati tra loro e tutti piazzati in uno stesso periodo dell'anno, creando sicuramente un inizio d'estate magico per i fan dei videogiochi ma anche parecchia confusione nella raccolta a diffusione delle informazioni, magari con eventi fisici a cui partecipare sparsi in giro e forse anche sovrapposti.
La partita si giocherà in gran parte sui grandi nomi presenti, ma visto il modus operandi consolidato ci sentiamo di pensare che Sony e Nintendo propenderanno per i loro eventi che potranno, al limite, essere compresi all'interno della catena di presentazioni sponsorizzate da Keighley, mentre forse la sola Microsoft potrebbe rimanere dalla parte dell'ESA, in virtù dei vecchi rapporti consolidati e dell'abitudine storica della compagnia a organizzare un grande evento di presentazione in tale periodo dell'anno. Il rischio dispersione è comunque molto alto e d'altra parte anche gli eventi estivi di quest'anno, al di là appunto di State of Play, Xbox & Bethesda Showcase e Nintendo Direct, non è che abbiano portato delle novità incredibili.
C'è dunque ancora spazio per un E3 2023? È molto presto per valutare, ma se la Summer Game Fest continuerà ad avere questo approccio aggressivo, conquistando il favore di vari publisher e sviluppatori globali e alla luce dei cambiamenti ormai in atto da anni nella comunicazione di alcuni dei principali attori dell'industria, viene da pensare che il rischio di dispersione dell'informazione in mille rivoli di eventi sia molto alto. D'altro canto, la fiera potrebbe invece avere ancora una notevole importanza nella sua forma più tradizionale, ovvero un'occasione di incontro per gli addetti ai lavori ed eventualmente per trattare di affari. Staremo a vedere, in ogni caso ci aspetta probabilmente un giugno 2023 davvero ricco di novità sul fronte dei videogiochi.
Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.