L'editore Electronic Arts e lo studio di sviluppo DICE sono stati accusati di aver utilizzato delle foto del conflitto israelo palestinesi che ha causato decine di migliaia di morti tra i civili e che attualmente è ancora in corso, per realizzare degli artwork promozionali del nuovo Battlefield, dato come in uscita nel 2025, ma su cui non ci sono ancora certezze.
Troppo cinismo?
A notarlo per primo è stato l'utente X EmadAlden, un artista concettuale freelance, che ha messo a confronto un artwork del gioco con una foto scattata durante un bombardamento, mostrando alcuni dettagli identici. In particolare una delle esplosioni sembra essere stata letteralente copia incollata nell'artwork.
A dargli manforte e a lanciare l'accusa più esplicita è stato l'utente DANNYonPC, che ha sollevato il problema dell'uso di una foto reale di un conflitto ancora in corso, per realizzare il materiale promozionale di un videogioco.
La foto usata come riferimento risale a un bombardamento su Gaza avvenuto il 12 maggio 2021 ed è stata diffusa all'epoca dall'agenzia di stampa Reuters.
Difficile dire quanta malizia ci sia nell'immagine, nel senso che l'artista che l'ha realizza potrebbe semplicemente essere andato alla ricerca di riferimenti visivi per rendere il suo artwork più realistico e, in qualche modo, velocizzarne la produzione. La testata Insider Gaming ha contattato diversi rappresentanti di EA per un commento sulle accuse e sull'uso di immagini di conflitti reali nelle loro illustrazioni, anche se per ora non ha ricevuto risposte.
