Elon Musk, fondatore tra le altre di società come Space X e Tesla, ha presentato al mondo Neuralink, nuova start-up impegnata nella realizzazione di interfacce uomo-macchina attraverso dispositivi impiantati nel cervello.
In occasione di un evento che si è svolto ieri a San Francisco, presso la California Academy of Sciences, l'imprenditore sudafricano ha spiegato che la nuova tecnologia consentirà di "preservare e accrescere le capacità del cervello", permettendo "una sorta di simbiosi con l'intelligenza artificiale".
Il progetto prevede l'utilizzo di piccoli fili flessibili, del diametro di 4-6 μm - pari a circa un terzo di un capello - da inserire nel tessuto cerebrale senza il rischio di causare danni. I sensori impiantati saranno quindi collegati a un dispositivo esterno che trasferirà le informazioni alle macchine connesse. Nel corso della presentazione Musk ha precisato che il nuovo sistema è stato inizialmente testato sulle scimmie.
Ha inoltre spiegato che gli impianti verranno installati da un robot con l'assistenza di un neurochirurgo. L'operazione prevede l'apertura di un foro di 8 mm per l'introduzione del chip, mentre i cavi di collegamenti saranno introdotti servendosi di un ago di soli 24 micron di diametro. In futuro la tecnologia potrebbe evolvere fino ad escludere il collegamento cablato tra i chip sottocutanei e il modulo esterno, attraverso quindi una connettività wireless.
Almeno inizialmente Neuralink troverà applicazione in ambito medico per migliorare le condizioni di vita dei soggetti paraplegici, mentre in futuro potrebbe permettere di riattivare quelle aree del cervello legate al controllo della vista o del tatto. Chiaramente rimane aperto il dibattito riguardo all'utilizzo degli innesti per scopi slegati dalla medicina, scomodando tematiche che finora abbiamo avuto l'abitudine di associare a romanzi, film e videogiochi fantascientifici.
"Alla lunga potremmo creare un'interfaccia cervello-macchina completa per ottenere una sorta di simbiosi con l'intelligenza artificiale", ha aggiunto Musk, precisando che Neuralink sarà in grado di permettere a chiunque di digitare 40 parole al minuto attraverso l'utilizzo dell'interfaccia neurale. Il progetto, che finora ha raccolto 150 milioni di dollari di finanziamenti, diventerà operativo il prossimo anno con l'inizio delle sperimentazioni cliniche.