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FIFA 21: caso Ibrahimovic, EA Sports rilascia un nuovo comunicato, ma c'è aria di rivolta tra i calciatori

Electronic Arts ha rilasciato un nuovo comunicato ufficiale relativo al caso Ibrahimovic e FIFA 21, ma tra i calciatori c'è aria di rivoluzione.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   25/11/2020

Electronic Arts ha rilasciato un nuovo comunicato relativo al caso Ibrahimovic contro FIFA 21 che sta infiammando il mondo del calcio reale e virtuale, ingigantendosi ben oltre quanto ci si potesse aspettare, tanto da far temere per una vera e propria rappresaglia da parte di un nutrito gruppo di calciatori.

Il comunicato di EA Sports affronta direttamente la questione dei diritti di sfruttamenteo dell'immagine dei calciatori, facendo chiarezza una volta per tutte sulla posizione del publisher americano:

In merito alle recenti discussioni sulle licenze dei giocatori in EA SPORTS FIFA, ciò che sta avvenendo sui social media è un tentativo di coinvolgere FIFA 21 in una disputa tra una serie di terze parti che ha poco a che fare con EA SPORTS.

Per essere estremamente chiari, abbiamo i diritti contrattuali di includere le sembianze di tutti i giocatori attualmente presenti nel nostro gioco. Come già affermato, acquisiamo queste licenze direttamente da campionati, squadre e singoli giocatori. Inoltre, lavoriamo con FIFPro per assicurarci di poter includere quanti più giocatori possibili per creare il gioco di calcio più autentico.

Nei casi sollevati, i nostri diritti sulle sembianze dei giocatori sono concessi attraverso il nostro accordo con l'AC Milan e la nostra partnership esclusiva di lunga data con la Premier League, che include tutti i giocatori del Tottenham Hotspur.

La domanda rimane sempre aperta: come mai proprio ora? Ibrahimovic non poteva non sapere di essere incluso e riprodotto nei FIFA. Per dire, nel 2017 si era espresso pubblicamente a favore della serie, apparendo anche in foto con la sua carta FUT. Secondo quanto ricostruito da Fanpage.it, la sua uscita potrebbe precludere alla volontà di alcuni calciatori, tra i quali Gareth Bale, che si è subito accodato al campione del Milan, di fare pressione così da poter contrattare individualmente i loro diritti, come fatto ad esempio da David Beckham che ha ottenuto 45 milioni di euro per essere incluso nel gioco (lui ormai è in pensione). Naturalmente in questo modo guadagnerebbero più soldi loro e i loro procuratori... ma non era meglio quando gli atleti dei giochi di calcio avevano i nomi finti?