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FIFA 21: Electronic Arts pubblicizza le microtransazioni ai bambini, la risposta del publisher

Electronic Arts si scusa e assicura di aver preso provvedimenti, dopo essere finita sotto accusa per aver pubblicizzato le microtransazioni di FIFA 21 ai minori.

FIFA 21 è finito al centro di una polemica qualche giorno fa perché le sue microtransazioni sono comparse in pubblicità rivolte a un pubblico di bambini, nella fattispecie sulla rivista Smyths Toys, e oggi Electronic Arts ha risposto sulla questione, essenzialmente ammettendo l'errore, scusandosi e assicurando di aver preso provvedimenti perché la cosa non si ripeta.

Vista la delicatezza dell'argomento micro-transazioni, che possono essere interpretate a tutti gli effetti come gioco d'azzardo, la promozione di sistemi come le buste di FIFA Ultimate Team su pubblicazioni rivolte ai minorenni rappresenta un elemento di discussione importante, ma EA evidentemente è stata veloce a recepire il messaggio. Quello che riportiamo qui sotto è il comunicato ufficiale di Electronic Arts sull'argomento che conferma come la compagnia abbia recepito il messaggio, si sia scusata e abbia preso provvedimenti per correggere la questione, mentre sotto ancora potete leggere il testo originale dell'articolo in cui veniva riportato il caso delle pubblicità di FUT su Smyths Toys.

"Prendiamo molto sul serio le responsabilità che abbiamo quando promuoviamo EA Games in canali visti dai bambini. Nonostante ciò, siamo consapevoli che la pubblicità per i FIFA Points è apparsa in contesti dove non sarebbe dovuta apparire. Abbiamo lavorato diligentemente con Smyths per garantire che questa pubblicità non venga più distribuita nelle copie rimanenti del loro catalogo 2020. Abbiamo anche intrapreso un'immediata revisione di tutti i futuri posizionamenti sui media e stiamo lavorando per garantire che ciascuna delle nostre attività di marketing rifletta meglio la responsabilità che ci assumiamo nei confronti dei nostri giocatori più piccoli."

Coop Lobby


Articolo originale: Electronic Arts è sotto accusa per aver pubblicizzato le microtransazioni di FIFA 21 ai minorenni, pratica decisamente mal vista dato che stiamo parlando di sistemi di gioco che molti assimilano al gioco d'azzardo e che potrebbero essere presto oggetto di nuove leggi, quantomeno in alcuni paesi.

Giusto recentemente EA aveva fatto parlare di se per le pubblicità di UFC 4, in quel caso inserite direttamente nel gioco e non saltabili. Ora, per rifarsi l'immagine, è andata a toccare un argomento ancora più delicato: sulla rivista Smyths Toys, indirizzata ai bambini, sono apparse delle pubblicità di FIFA 21 che invitano ad aprire i pacchetti (leggasi casse premio) del FUT usando i punti FIFA, questi ultimi acquistabili con soldi veri.

FUT, la modalità online degli ultimi FIFA, si è costruita con gli anni una fama molto negativa per quanto riguarda il suo sistema di monetizzazione, risultando come uno dei giochi dalle pratiche più predatorie tra quelli presenti sul mercato (considerando anche che si paga a prezzo pieno). In realtà i giocatori possono aprire i pacchetti di carte anche giocando, ma di solito ciò non basta per avere una squadra competitiva, quindi si viene invogliati a spendere soldi veri per accelerare il processo e avere giocatori più forti.

Del resto non è certo una novità che Electronic Arts miri direttamente ai minori per vendere i pacchetti del FUT, altrimenti non si spiegherebbero le tante campagne che hanno coinvolto youtuber e influencer vari, anche italiani, per normalizzare la pratica dello spacchettamento tra i più piccoli.