Electronic Arts non trucca le partite di FIFA Ultimate Team lato software, ne quelle di qualsiasi altra modalità Ultimate Team dei suoi giochi. La class action intentatagli da tre giocatori californiani è stata cancellata dopo che il publisher ha dimostrato la sua totale innocenza.
Le accuse risalgono a qualche anno fa, al 2017-2018 per la precisione, ossia alla scoperta del brevetto del sistema DDA (Dynamic Difficulty Adjustment), che modifica automaticamente alcuni parametri dei giochi per adattarli ai giocatori, così da aumentarne il coinvolgimento.
Alcuni giocatori di FIFA iniziarono a sospettare che il sistema DDA fosse usato anche in FUT per aggiustare tiri e passaggi in base all'andamento del match. Secondo loro si trattava di un modo per manipolare i giocatori e spingerli a spendere più soldi nelle microtransazioni del gioco.
Electronic Arts ha sempre negato le accuse, ossia ha negato di aver applicato il DDA nelle modalità Ultimate Team, ma ciò non ha fermato alcuni giocatori dal lanciare una class action lo scorso novembre, accusando l'editore di mentire.
Quindi arriviamo a oggi. EA ha annunciato che la class action è stata cancellata, perché ha dimostrato ai querelanti, facendoli parlare direttamente con gli sviluppatori, che il DDA non è usato nelle modalità Ultimate Team dei suoi giochi, dove conta solo l'abilità dei giocatori. Non solo non c'è nella serie FIFA, ma nemmeno in quelle Madden e NHL. "Non useremo mai la tecnologia DDA per dare vantaggi e svantaggi ai giocatori nelle modalità multiplayer dei nostri giochi," ha dichiarato EA, che evidentemente può tirare un sospiro di sollievo, almeno fino all'arrivo del prossimo gruppo di complottisti.