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Final Fantasy 16 vs Elden Ring: ecco qual è la grande differenza tra i due giochi

Final Fantasy 16 ed Elden Ring hanno poco in comune, lo sappiamo, ma la vera grande differenza potrebbe essere un dettaglio che non avete preso in considerazione.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   02/03/2023
Final Fantasy 16 vs Elden Ring: ecco qual è la grande differenza tra i due giochi

In questi giorni Final Fantasy 16 è stato uno degli argomenti di punta del mondo videoludico. Il merito è di Square Enix che ha permesso alla stampa di provare il gioco e intervistare le principali figure del team di sviluppo. Tutto questo si è tradotto nella circolazione di una grande quantità di informazioni dedicato al videogioco e una di esse ha attirato la nostra attenzione: non ci saranno mappe o dungeon segreti in Final Fantasy 16.

Square Enix ha subito fatto una serie di precisioni sull'argomento, spiegando che la mancanza di mappe o dungeon segreti non si traduce in pochi luoghi da esplorare. Ciò che il team ha fatto è inserire molteplici luoghi, con però sempre un qualche tipo di indicatore della loro presenza. Tutto è parte della storia dei personaggi e dei Regni del JRPG (anche se sarebbe meglio non chiamarlo in tal modo) e nulla sarà nascosto agli occhi dei giocatori. Il motivo è fare in modo che l'utente non si perda quanto creato e possa godersi tutto Final Fantasy 16.

Il punto non è la quantità di contenuto, ma il metodo di approccio al contenuto. Una scelta chiara, che però va in contrasto con quanto fatto in molti vecchi capitoli di Final Fantasy, che nella loro "world map" includevano ingressi a dungeon nascosti in mezzo a boschetti, tesori nascosti in acqua in mezzo al mare, spiagge segrete dove approdare con la propria imbarcazione e tanto altro.

Questa scelta va in contrasto con anche altri giochi, su tutti uno dei più grandi successi degli ultimi tempi: Elden Ring. In maniera ancora più netta rispetto agli altri titoli di Miyazaki, Elden Ring fa di tutto per nascondere i propri contenuti, proprio per spingere il giocatore a esplorare, cercare, trovare e sentirsi ricompensato anche solo per aver scovato l'ingresso di un dungeon in un angolo remoto di una regione. Parlando anche per esperienza personale, è possibile spendere oltre 150 ore e platinare Elden Ring, per poi trovare ancora aree e oggetti utili.

Si tratta di due approcci molto diversi. Da una parte abbiamo un design che vuole consegnare al giocatore ogni singolo contenuto, dichiarando apertamente che non vi saranno aree nascoste. Dall'altro, un mondo che toglie le briglie e ci dice di andare e trovare quel che troviamo, poco conta se il lavoro di mesi e anni potrebbe in parte passare inosservato agli occhi di molti utenti.

Non ci sentiamo di dire che uno sia giusto e l'altro sia sbagliato, almeno non a livello oggettivo. Possiamo però chiederlo a voi: cosa ne pensate? Parliamone.

Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.