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Floppy Disk, politico chiede al governo giapponese di smettere di usarli

Un politico ha chiesto al governo giapponese di smettere di utilizzare gli ormai obsoleti floppy disk come supporto per i dati.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   03/09/2022

Taro Kono, un uomo politico giapponese, ha chiesto al governo di smettere di utilizzare i floppy disk, dopo aver assunto il ruolo di ministro degli affari digitali. In effetti è strano come primo provvedimento, ma evidentemente quello dell'utilizzo dei vecchi supporti dati, superati da anni e anni da sistemi molto più capienti e performanti, deve essere un problema molto sentito.

I floppy disk esistono ancora
I floppy disk esistono ancora

Nel corso di una conferenza stampa, Kono ha svelato i risultati di uno studio condotto dalla Digital Agency giapponese che ha svelato come esistano circa 1.900 ordinanze che richiedono presentazioni o la conservazione dei dati su dei supporti fisici tipo i floppy disk. In realtà alcune richiedono anche l'uso di CD-Rom, mini disc e financo cassette.

Kono ha commentato ironicamente di non sapere neanche dove le persone possano ancora comprare dei floppy disk. In effetti non è facile trovarli, a parte in alcuni store online. Lo stesso dicasi per le cassette, decisamente passate di moda.

Per questo, secondo lui, tutte le ordinanze vanno riviste, in modo da poter applicare sistemi più moderni come quelli basati sul cloud e, più in generale, sull'online. Il tempo che si è dato per l'impresa è di circa un anno. Quando le nuove ordinanze saranno pronte, saranno inviate alle agenzie governative.

C'è da dire che, nonostante queste ordinanze, gli uffici giapponesi non chiedono certo l'uso di questi supporti alla gente comune per le pratiche quotidiane. Diciamo che sono relegati alle presentazioni d'affari e agli uffici governativi. Ma il fatto che siano ancora in uso è davvero curioso. Certo, non come l'apparizione di Tifa nel senato italiano.