Da anni un po' tutti lo dicevano e infine è successo, Microsoft ha tolto di torno l'oramai obsoleto Live Gold e lo ha integrato all'interno della famiglia Game Pass, con un'operazione di pulizia che ricorda la fusione tra PS Now e il vecchio PS Plus. Si tratta ovvero perlopiù di un cambio di nome con piccole modifiche, per accorpare tutto sotto un nome più noto e più apprezzato.
Più precisamente, Live Gold diventerà Game Pass Core ed eliminerà i Games With Gold (quelli già riscattati rimarranno vostri, non preoccupatevi) a favore di un catalogo limitato di circa 25 giochi presi dal catalogo completo di Game Pass. Inoltre, continuerà a proporre l'accesso alle funzioni online e a offerte selezionate. Il prezzo è 6.99€ per un mese e 59.99€ per un anno. Chi è abbonato a Live Gold automaticamente otterrà Game Pass Core.
Si tratta di un cambiamento apprezzabile, visto che l'unica "perdita" è Games With Gold che da troppo tempo dava l'impressione di essere uno spazio per gli scarti del Game Pass, con titoli di qualità non sempre proprio elevata e soprattutto mai recenti.
In tutto questo però vi è un problema, come indicato dall'analista Mat Piscatella: la lista delle proposte di Game Pass inizia a diventare un po' complicata da navigare se si è nuovi nel mondo videoludico.
Game Pass Core: un po' "complesso"?
Il "problema" è che Game Pass Core offre una funzione molto importante per molti giocatori: l'accesso all'online. Per chi vuole solamente fare una partita a FIFA (scusate, EA Sports FC) e al Call of Duty premium dell'anno, si tratta dell'abbonamento corretto.
Messo a confronto con altri gli altri livelli, però, risulta un po' strano che Game Pass "standard" per console, offra più giochi ma senza l'accesso all'online. Precedentemente, la divisione Gold e Game Pass era molto più chiara: il primo serve per l'online, il secondo per accedere al catalogo, con l'Ultimate che sommava i due. Ora, invece, la divisione dei pacchetti è poco chiara.
Sia chiaro, non è impossibile da comprendere, non crediamo che la maggior parte del pubblico sia tonta e non sia in grado di fare una ricerca online, ma è certo che per chi non si informa e semplicemente gioca di tanto in tanto potrebbe essere un po' noioso capire esattamente cosa gli serve.
Questa strana struttura ha però un chiaro obiettivo: rendere ancora più interessante Game Pass Ultimate. Con PlayStation Plus e PlayStation Now abbiamo visto che se molti non erano interessati ad abbonarsi in contemporanea a due servizi, con la fusione dei due abbonamenti e la creazione di PS Plus Premium alcuni hanno deciso di abbonarsi in ogni caso a quest'ultimo perché PS Plus è apprezzato e semplicemente vogliono la miglior versione del servizio che già utilizzano. Lo stesso a nostro parare (e a parere di Microsoft, secondo noi) accadrà con Game Pass Ultimate.
Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.