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Glen Schofield vuol fare Dead Space 4, sta già prendendo contatti per realizzare il progetto

L'autore del capitolo originale vorrebbe sviluppare Dead Space 4 e a quanto pare si è anche attivato in questo senso, vedendo una nuova opportunità nella nuova amministrazione di EA.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   16/10/2025
Isaac Clarke in Dead Space
Dead Space
Dead Space
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Non è detto che la situazione possa essere ora più favorevole, ma con il ritorno di Electronic Arts a compagnia privata Glen Schofield vede una nuova possibilità di poter realizzare Dead Space 4, rimasto evidentemente il suo grande desiderio.

Non è l'unica idea che frulla nella mente del creatore dell'originale horror spaziale, ma è certamente una di quelle più persistenti, e la cosa pare evidente anche dopo aver visto The Callisto Protocol, che dimostra come Schofield sia rimasto legato all'idea di un horror ad ambientazione fantascientifica.

Secondo l'autore, proprio l'uscita di EA dal mercato e il ritorno a compagnia privata potrebbe rappresentare "un'opportunità" per poter portare avanti il progetto, con Schofield che starebbe "già facendo delle chiamate", come riferito a IGN.

Potrebbe essere ora l'occasione giusta

Secondo l'autore dell'originale non è detto che EA ora sia intenzionata a creare un nuovo capitolo della serie, ma potrebbe essere maggiormente disposta a vendere la proprietà intellettuale a qualcuno che abbia intenzione di portare avanti il franchise.

"Sono più ottimista ora, dopo la vendita di EA, perché qualcuno potrebbe effettivamente acquistare l'IP di Dead Space", ha spiegato Schofield, aggiungendo che si tratta di un titolo che potrebbe avere un ottimo potenziale anche sul fronte di film e serie TV.

Una chiacchierata con Glen Schofield, dalla sua passione per le esplosioni all'eredità di Dead Space Una chiacchierata con Glen Schofield, dalla sua passione per le esplosioni all’eredità di Dead Space

Questa idea si collega alla diffusa opinione che EA possa ricorrere alla vendita di alcune proprietà intellettuali per sanare il grosso debito di 20 miliardi di dollari che si è portata dietro con l'acquisizione e in effetti non è un'idea così fuori portata.