Google ha deciso di interrompere i suoi obiettivi di assunzione basati sulla diversità, equità e inclusione (DEI), adeguandosi a una tendenza già seguita da altre big tech come Meta e Amazon. La decisione, comunicata ai dipendenti tramite un memo interno, è motivata dalla necessità di conformarsi a recenti ordini esecutivi e sentenze giudiziarie negli Stati Uniti, che impongono nuove limitazioni alle politiche di inclusione nei contesti aziendali.
La svolta arriva dopo anni in cui l'azienda aveva promosso attivamente l'aumento della rappresentanza delle minoranze nei ruoli di leadership, raggiungendo un traguardo del 30% di crescita nel 2022. Tuttavia, con il cambio di scenario politico e normativo, Google ha rimosso anche dai suoi rapporti finanziari la precedente dichiarazione di impegno per la diversità, segnalando un chiaro cambio di strategia.
Le implicazioni della decisione
Nel memo interno, Fiona Cicconi, responsabile delle risorse umane di Google, ha spiegato che l'azienda continuerà a impegnarsi per un ambiente lavorativo equo, ma senza fissare più obiettivi specifici per le assunzioni DEI. Inoltre, ha annunciato una revisione più ampia di tutti i programmi interni, valutando la loro efficacia e i rischi normativi connessi.
Melonie Parker, responsabile della diversità di Google, guiderà questa analisi per individuare quali iniziative potranno essere mantenute e quali invece saranno modificate o eliminate. L'attenzione sarà posta sui programmi di formazione e sui progetti interni legati alla diversità, per assicurarsi che non rappresentino un rischio per l'azienda alla luce delle nuove disposizioni governative.
Una tendenza che coinvolge tutta la Silicon Valley
La decisione di Google segue il progressivo ridimensionamento dei programmi DEI in altre grandi aziende tecnologiche. Meta e Amazon hanno già iniziato a ridurre l'attenzione su queste politiche, mentre il dibattito negli Stati Uniti si è intensificato con il ritorno di politiche governative più restrittive.
Il cambiamento non riguarda solo il settore tecnologico: in molte grandi aziende americane si sta assistendo a un ripensamento delle strategie di inclusione, soprattutto a causa delle pressioni politiche e legali. La nuova amministrazione ha posto l'accento sull'eliminazione delle politiche considerate discriminatorie verso alcune categorie di lavoratori, portando a un ridimensionamento delle pratiche di assunzione focalizzate sulla diversità.