Il giudice federale degli Stati Uniti James Donato ha emesso un'ingiunzione permanente che ordina a Google di aprire il suo store per Android, il Google Play Store, alle app rivali a partire da novembre di quest'anno. Questo significa che a breve sarà possibile anche scaricare e installare store di terze parti, come ad esempio l'Epic Games Store. Non solo, la sentenza rimuove l'obbligo per i produttori di utilizzare Google Play Billing, aprendo la strada a sistemi di pagamento esterni.
La sentenza è l'ultimo capitolo della lunga causa legale intentata nel 2020 proprio da Epic Games in materia di antitrust per le politiche anticoncorrenziali, quando Fortnite era stato rimosso dallo Play Store per Android in dopo che la compagnia di Tim Sweeney aveva cercato di aggirare i pagamenti tramite la piattaforma e di conseguenza le elevate royalties imposte da Google. Epic afferma che Google e Samsung hanno complicato eccessivamente il processo per i consumatori che vogliono scaricare app store di terze parti. In particolare, le due aziende avrebbero concordato di attivare di default una funzione chiamata Auto Blocker sui più recenti smartphone Samsung, che limita tutto il software che non passi attraverso gli store ufficiali.
Google farà appello
Stando alla sentenza, a partire dall'1 novembre 2024 e per i tre anni successivi, negli USA saranno adottate le seguenti misure:
- Google non potrà pagare gli sviluppatori per lanciare le applicazioni prima o esclusivamente attraverso il Play Store.
- Non potrà offrire ai produttori incentivi per preinstallare Google Play (o per non preinstallare gli store concorrenti) sui nuovi dispositivi.
- L'azienda non potrà obbligare i produttori di app a utilizzare Google Play Billing, il sistema di pagamenti della piattaforma.
- Non potrà richiedere agli sviluppatori di stabilire un prezzo in base all'utilizzo di Google Play.
- Google non potrà impedire agli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso opzioni di pagamento esterne al Play Store.
Google presenterà un appello contro la sentenza del giudice Donato, con la richiesta di sospendere l'applicazione delle misure qui sopra, citando rischi per la sicurezza e la privacy degli utenti.
"Queste modifiche metterebbero a rischio la privacy e la sicurezza dei consumatori, renderebbero più difficile per gli sviluppatori promuovere le loro applicazioni e ridurrebbero la concorrenza sui dispositivi", ha dichiarato Lee-Anne Mulholland di Google.
"In definitiva, pur soddisfacendo presumibilmente Epic, queste modifiche causeranno una serie di conseguenze indesiderate che danneggeranno i consumatori americani, gli sviluppatori e i produttori di dispositivi".