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Grounded: chi soffre di aracnofobia avrà una modalità appositamente creata da Obsidian

Grounded avrà una modalità apposita per consentire di giocare senza problemi anche a chi soffre di aracnofobia, con una ricerca approfondita sull'argomento effettuata da Obisidian con Microsoft.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   10/04/2020

Grounded, il nuovo gioco di Obsidian per PC e Xbox One, avrà una modalità appositamente studiata per venire incontro a coloro che soffrono di aracnofobia, a quanto pare.

La questione è stata svelata dallo stesso account Twitter ufficiale di Obsidian, rispondendo a un utente che faceva presente come la presenza di ragni giganteschi all'interno del gioco potrebbe rappresentare un grosso problema per chi soffre della particolare condizione in questione.

"Buone notizie per te, il team sta implementando una modalità aracnofobia per gli utenti che non sono proprio dei fan dei ragni ma che vogliono comunque godersi il gioco". Non sappiamo in cosa consista questa modalità, ma è probabile che elimini la presenza dei ragni nel mondo di gioco o che comunque ne riduca in qualche modo l'impatto emotivo, magari ridimensionandoli, rendendoli diversi oppure sostituendoli con altre creature.

Al di là del semplice spavento o repulsione che si può provare per i ragni, l'aracnofobia è una condizione un po' più complessa, ufficialmente riconosciuta come fobia specifica che può portare a conseguenze piuttosto pesanti che vanno da una paura irrazionale e incontrollata fino a stati di ansia e attacchi di panico o comunque perdita parziale della lucidità.

Considerando i diversi livelli a cui si manifesta e soprattutto la diffusione dell'aracnofobia (che pare essere una delle 5 fobie più diffuse nel mondo, che colpisce il 30% delle persone negli USA anche se si tratta in questo caso della definizione più estesa), questa iniziativa rientra in una ricerca di ampliamento dell'accessibilità di Grounded.

Il nuovo gioco Obsidian, che ha peraltro una data di lancio per quanto riguarda la versione Game Preview ed è stato anche provato l'anno scorso da Aligi Comandini, ha portato gli sviluppatori anche a collaborare con il Microsoft's User Research Lab per studiare meglio la condizione e un sistema per aiutare gli utenti che ne soffrono.