Ormai è fatto noto che i giocatori spendono moltissimo in remake e remaster. Secondo gli studi fatti dalla compagnia di analisi Ampere Analysis, i remake e le remaster usciti tra il 2024 e il 2025 hanno attirato 72,4 milioni di giocatori su Xbox, PlayStation e Steam, con una spesa complessiva di circa 1,4 miliardi di dollari tra giochi completi premium e microtransazioni. Il che significa che gli editori più grossi siedono letteralmente su delle miniere d'oro, che oltretutto possono sfruttare senza spendere troppo.
In una presentazione dedicata al tema dei remake e dei remaster, Katie Holt, analista senior di Ampere Analysis, ha elencato 18 giochi che, secondo le analisi di mercato e dei comportamenti dei consumatori, venderebbero molto bene se venissero rifatti o rimasterizzati.
La miniera d'oro
Vediamo quali sono i titoli che secondo gli studi di Ampere potrebbero andare benissimo se rifatti o rimasterizzati.
Remake
- Assassin's Creed
- Chrono Trigger
- The Legend of Zelda: A Link to the Past
- Fallout
- Rayman Origins
- Resident Evil 5
- Uncharted: Drake's Fortune
Remaster
- Batman: Arkham Origins
- Bloodborne
- Bully
- Dragon Age: Origins
- The Elder Scrolls: Morrowind
- Fallout: New Vegas
- Red Dead Redemption 2
Remake o Remaster
- God of War (2005)
- Assassin's Creed IV: Black Flag
- Far Cry
- The Legend of Zelda: Ocarina of Time 3D
Come darle torto? Sono tutti giochi che molti appassionati ricomprerebbero e rigiocherebbero più che volentieri, in qualsiasi forma venissero riproposti.
Secondo Ampere, tra 42 titoli analizzati (15 remake e 27 remaster usciti tra gennaio 2024 e settembre 2025), la spesa media per un remake è risultata più del doppio rispetto a quella per un remaster (2,2 volte superiore). Tuttavia, le remake richiedono investimenti maggiori in termini di sviluppo, marketing e tempo, mentre le remaster garantiscono un ritorno più rapido ma un coinvolgimento inferiore.