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Impiegato di Rockstar Games smentisce la compagnia: dipendenti licenziati per il rischio di sindacalizzazione

Un dipendente di Rockstar Games è tornato sulla questione dei recenti licenziamenti avvenuti nella compagnia, svelando il motivo per cui sono avvenuti.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   07/11/2025
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Un dipendente di Rockstar Games, voluto rimanere anonimo, ma verificato dagli amministratori di GTA Forums, su cui ha pubblicato il suo messaggio, ha smentito quanto dichiarato dall'azienda in merito ai recenti licenziamenti avvenuti all'interno della compagnia. Inizialmente si era parlato di motivazioni legate al tentativo di sindacalizzazione degli stessi, che si coordinavano all'interno di un gruppo Discord privato, quindi Rockstar Games ha diramato una nota ufficiale parlando di licenziamenti avvenuti per cattiva condotta e per presunte fughe di notizie relative ai giochi della compagnia. Il dipendente ha però smentito, raccontando tutta un'altra storia che conferma la tesi iniziale dell'ostruzionismo verso la sindacalizzazione.

"Ehi a tutti, sono un dipendente di R* da molti anni!" Esordisce così il messaggio del dipendente, che poi spiega la sua posizione, affermando di essere disposto a verificare la sua identità con i gestori di GTA Forums. Quindi inizia a raccontare cosa successo dentro Rockstar: "Ho letto molte discussioni qui e altrove riguardo al licenziamento di oltre 34 dei miei colleghi la scorsa settimana (31 nel Regno Unito e 3 in Canada) e ho visto circolare molta disinformazione e bugie davvero preoccupanti. In particolare, mi preoccupa quanto facilmente tante persone siano disposte a credere alle scuse fornite dall'azienda."

"La scorsa settimana, i miei colleghi che si trovavano in studio hanno ricevuto un messaggio individuale dal reparto risorse umane per un breve incontro amichevole, sotto il pretesto cordiale di: "Ehi, sei libero per una chiacchierata veloce?".

Presentandosi a questo incontro, si sono visti consegnare una busta con una breve lettera che dichiarava la cessazione del loro contratto per "grave negligenza" a causa di post pubblicati su Discord.

Quando è stata chiesta la prova, non ne è stata fornita alcuna, né era indicata nella lettera. Non è stata data nessun'altra spiegazione o motivazione - "nessun altro motivo".

È stato inoltre negato loro il diritto alla rappresentanza sindacale durante l'incontro disciplinare (il che è contrario alla legge sul lavoro nel Regno Unito), e sono stati accompagnati fuori dallo studio in meno di cinque minuti.

Ai colleghi che non erano in studio quel giorno, le risorse umane hanno telefonato per dire che erano stati licenziati e che avrebbero ricevuto la stessa lettera. La telefonata è durata meno di due minuti. So di un dipendente che ha avuto un attacco di panico durante quella chiamata, e le risorse umane hanno riattaccato mentre stava avendo l'attacco, senza alcuna preoccupazione per il suo stato di salute."

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Il racconto prosegue aggiungendo dettagli sui lavorati licenziati: "Questi colleghi erano lavoratori instancabili che hanno dedicato molti anni a R*, in ruoli fondamentali. Alcuni erano in azienda da più di 18 anni, e nessuno di loro aveva mai avuto provvedimenti disciplinari. Non sono persone facilmente sostituibili, e la loro assenza influenzerà sicuramente le scadenze dei nostri progetti.

Si tratta di artisti, animatori, tester QA, designer, programmatori e producer di alto livello, inclusi diversi lead. Tutti professionisti estremamente talentuosi, orgogliosi del loro lavoro su vari titoli di R*, e che desideravano solo il meglio per l'azienda e per i propri colleghi.

Alcuni di loro erano in malattia, in convalescenza dopo un intervento chirurgico o in congedo di paternità. Licenziati senza stipendio, perdendo la carriera e finendo in difficoltà economiche a ridosso del Natale - e qualcuno rischia persino di perdere il visto per lavorare nel Regno Unito."

Si tratta quindi di una situazione che per molti è davvero drammatica, considerando anche che le motivazioni ufficiali dei licenziamenti renderanno loro difficile trovare nuovi posti di lavoro.

Quindi, il dipendente ha spiegato l'accaduto e le questioni relative al gruppo Discord: "Voglio chiarire una cosa: non ho mai visto alcuna discussione o fuga di informazioni sui progetti Rockstar nel Discord del sindacato. Le uniche conversazioni riguardavano gli sforzi di sindacalizzazione e le condizioni di lavoro in R*. Il Discord non era pubblico: era un gruppo privato che includeva solo dipendenti R* e rappresentanti del sindacato IWGB."

Quindi il nostro trae le sue conclusioni, spiegando meglio il contesto in cui sono avvenuti i licenziamenti: "Questo è stato un atto di repressione sindacale, e nient'altro! Tutti i licenziati erano membri del sindacato, e la maggior parte di loro faceva parte dei comitati di organizzazione sindacale di ciascuno studio del Regno Unito."

"Appena una settimana prima, il sindacato aveva raggiunto circa 200 iscritti, superando la soglia del 10% necessaria per ottenere il riconoscimento ufficiale e avviare la contrattazione collettiva. Ciò ci avrebbe permesso di negoziare direttamente con la direzione su questioni fondamentali: l'aggravarsi del crunch, la retribuzione inadeguata e la rigidità delle modalità di lavoro." "Ora hanno licenziato oltre 34 di noi. Eravamo più di 250 nel gruppo Discord del sindacato/dipendenti. C'è la paura che, se riusciranno a farla franca questa volta, potranno rifarlo ancora e ancora. Chi di noi è rimasto lavora ora nella paura: paura di parlare con gli altri durante la pausa tè, paura di essere il prossimo, paura persino di uscire dallo studio e salutare i colleghi che protestano fuori, per timore di ritorsioni. Il morale nello studio è a pezzi. In un momento in cui dovremmo essere entusiasti per ciò che ci attende l'anno prossimo, siamo invece completamente abbattuti: la fiducia negli altri è distrutta."

"Ed è questo l'aspetto davvero straziante, perché per noi del sindacato, la nostra unica ambizione era rendere R* un posto più felice, più giusto, più sicuro ed equo. Tutto qui. Quello che è successo dimostra chiaramente che noi teniamo al benessere dei nostri colleghi più di quanto non lo faccia l'azienda stessa."

Comunque sia: "Il sindacato non si piega e sta lottando per ottenere, con mezzi legali e campagne pubbliche, il reintegro di tutti i dipendenti licenziati da Rockstar.

Questa battaglia è cruciale: se Rockstar riuscirà a farla franca, continuerà a trattare i lavoratori con disprezzo, mancanza di rispetto e a sottoporli a trattamenti illegali. Grazie per il vostro tempo. Spero che queste parole aiutino a capire la verità su ciò che sta realmente accadendo."

Il lungo post si conclude con l'invito a contribuire a una raccolta fondi per sostenere la lotta contro questi licenziamenti ingiusti.