Hideaki Nishino, il Co-CEO di Sony PlayStation insieme a Hermen Hulst, ha recentemente spiegato, in un'intervista pubblicata da Nikkei, che l'idea della compagnia è continuare a sfruttare il PC come elemento importante per espandere il pubblico e il proprio mercato, ma che le console restano comunque il fulcro del business, al centro dell'attenzione.
Nishino ha ribadito che la volontà di Sony è continuare a sviluppare titoli per PC, ma l'idea sembra rimanere la stessa: ovvero dare comunque la priorità alle console PlayStation, che restano di fatto l'elemento principale del business della compagnia.
Questo non esclude espansioni in territori diversi, ma questi continueranno ad avere un'importanza differente e verosimilmente minore rispetto alle macchine prettamente dedicate ai videogiochi, per Sony.
Mobile e PC importanti, ma non tanto quanto le console PlayStation
Nel suo discorso, il co-CEO di Sony PlayStation comprende anche le piattaforme mobile, che rappresentano un altro settore in cui la compagnia ha intenzione di impegnarsi maggiormente in futuro, ma sempre mantenendo al centro dell'attenzione le macchine PlayStation.
"Penso che con i cellulari ci siano molti giochi con pubblicità e che i PC siano difficili da configurare", ha riferito Nishino, semplificando un po' la questione, mentre "Con PlayStation si può sperimentare il contenuto acquistato non appena la si accende".
L'immediatezza della console è più in linea con quello che Sony vuole raggiungere con i suoi prodotti, evidentemente: "Stiamo cercando di aumentare la nostra quota complessiva del mercato dei videogiochi sviluppando contenuti anche per i PC", ha detto chiaramente Nishino, aggiungendo tuttavia che "Non c'è dubbio che le console domestiche saranno il fulcro del nostro business, ma offrendo titoli per piattaforme diverse dalle console domestiche, raggiungeremo una gamma più ampia di clienti".
In sostanza, non è che un ribadire la strategia adottata finora da Sony, con i giochi multiplayer live service lanciati in contemporanea su PC e i titoli single player classici che sono invece destinati ad arrivare più tarsi rispetto alle console, almeno finora.