Apple si prepara finalmente a entrare nel mercato degli smartphone pieghevoli, e lo farà con un prezzo più contenuto di quanto molti si aspettassero. Secondo un nuovo report dell'istituto finanziario UBS, il primo iPhone Fold arriverà nel 2026 con un design a libro simile alla serie Galaxy Z Fold di Samsung e un prezzo compreso tra 1.800 e 2.000 dollari. Si tratta comunque del modello di iPhone più costoso mai realizzato, ma è una cifra inferiore alle stime iniziali che oscillavano tra i 2.000 e i 2.400 dollari.
L'analisi di UBS rivela che Apple spenderà circa 759 dollari per i componenti principali del dispositivo, il cosiddetto Bill of Materials (BOM), un valore del 4% più basso rispetto al costo stimato per produrre il Galaxy Z Fold SE. Questo risparmio sarebbe reso possibile da una gestione efficiente dei costi su tre fronti: memoria, processore e comparto fotografico. Il margine di contribuzione - ovvero il guadagno netto per ogni dispositivo venduto - dovrebbe attestarsi tra il 53% e il 58%, in linea con i pieghevoli Samsung e superiore a quello della linea iPhone 16.
Apple taglia i costi, ma non la qualità
La produzione iniziale dell'iPhone Fold sarà limitata tra i 10 e i 15 milioni di unità, segno che Apple vuole testare il mercato prima di procedere con un'espansione. I fornitori coinvolti nel progetto includono nomi noti come Samsung Display, che fornirà i pannelli OLED da 7 pollici, ma anche LG Display, che potrebbe entrare in gioco in una seconda fase. La scocca in titanio e la cerniera in metallo liquido saranno affidate a Lens Technology, Amphenol e Hon Hai (Foxconn), che sarà anche il principale assemblatore del dispositivo.
La strategia di Apple sembra quindi puntare sull'affidabilità dei partner consolidati, ma con un'attenzione particolare all'efficienza e alla scalabilità. Secondo UBS, Luxshare affiancherà Foxconn come assemblatore secondario, mentre il design del dispositivo dovrebbe mantenere un profilo sottile e premium, in linea con l'attuale estetica della gamma Pro. In questo modo, Apple punta a proporre un prodotto maturo, rifinito e all'altezza delle aspettative nonostante il debutto tardivo nel segmento foldable.
L’arrivo di Apple potrebbe cambiare tutto
Il tempismo, secondo UBS, è tutt'altro che un handicap: anzi, la maturità della filiera produttiva e il perfezionamento tecnologico consentirebbero ad Apple di entrare nel mercato con un dispositivo già più avanzato rispetto ai primi pieghevoli Samsung. Dopo anni di esperimenti e miglioramenti da parte della concorrenza, Apple potrebbe proporre fin da subito una versione più affidabile e performante, accelerando l'adozione dei foldable anche tra i consumatori più scettici.
Gli analisti si aspettano infatti che l'ingresso di Apple dia un forte impulso al mercato dei dispositivi pieghevoli, spingendo la diffusione non solo tra gli smartphone ma anche in ambito tablet e notebook. Un effetto simile si era già visto con la linea iPad o con l'adozione dei chip ARM su Mac: Apple non è mai stata la prima ad arrivare, ma spesso è quella che trasforma una tendenza in uno standard globale.