La Commissione Europea ha presentato un prototipo di applicazione per la verifica dell'età online, pensata per proteggere i minori nell'ambiente digitale e prevista dal Digital Services Act (DSA). L'annuncio è stato dato dalla vicepresidente della Commissione, Henna Virkkunen, che ha sottolineato come la tutela dei minori sia una priorità strategica per l'Unione.
Cinque i Paesi coinvolti nella fase pilota del progetto: Italia, Francia, Spagna, Grecia e Danimarca. L'app permetterà agli utenti di dimostrare di avere più di 18 anni senza rivelare dati personali come l'età esatta o l'identità, garantendo così la privacy. Il sistema sarà integrabile nel portafoglio europeo di identità digitale.
L'obiettivo dell'iniziativa
L'obiettivo è quello di creare un "gold standard" per la verifica dell'età online, evitando che i minori accedano a contenuti inappropriati, pur mantenendo il massimo rispetto per la protezione dei dati. Nessuno - né le piattaforme né terzi - potrà tracciare le attività degli utenti attraverso l'app.
I cinque Paesi partner svilupperanno versioni personalizzate della tecnologia, eventualmente integrabili in applicazioni nazionali. Le linee guida pubblicate dalla Commissione non si limitano però alla verifica dell'età: affrontano anche altri aspetti critici legati alla sicurezza dei minori online, come il cyberbullismo, i contenuti dannosi, e i meccanismi che favoriscono la dipendenza digitale.
Alcune misure per tutelare i più giovani
Tra le misure proposte: disattivazione automatica delle conferme di lettura, possibilità per i minori di bloccare o silenziare altri utenti, e limiti alla possibilità di aggiungerli a gruppi senza consenso. Inoltre, si raccomanda alle piattaforme di rendere gli account dei minori privati per impostazione predefinita e di impedire il download o lo screenshot dei loro contenuti per prevenire abusi.
Le piattaforme dovranno anche evitare di raccomandare contenuti che i minori hanno espressamente scelto di non vedere tramite i comandi e le funzioni disponibili su alcuni social. Staremo a vedere quale sarà l'evoluzione di questa applicazione e come reagirà l'utenza italiana. Intanto l'Unione Europea è occupata in numerose inchieste, come nel caso delle indagini attive su X, la piattaforma di Elon Musk.