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Intel conferma: danni permanenti per le CPU di 13a e 14a generazione, non saranno riparate dalla patch

Intel conferma che il danno causato dall'alta tensione nei processori di 13a e 14a generazione è irreversibile: la patch di agosto non sarà un fix per CPU già danneggiate.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   29/07/2024
Una grafica con alcuni loghi Intel

Intel ha confermato che un aggiornamento previsto per metà agosto dovrebbe risolvere la causa principale dell'esposizione ad alta tensione che ha causato problemi di instabilità nelle CPU di 13a e 14a generazione. Tuttavia, se il vostro processore Intel Core sta già manifestando problemi, la patch non risolverà il danno, che è irreversibile.

Secondo Tom's Hardware, qualsiasi degrado del processore causato dall'alta tensione è permanente. Parlando con The Verge, Intel non ha negato questa affermazione, ma ha assicurato che la patch impedirà che il problema si verifichi nuovamente. Se però una CPU è già stata danneggiata, l'unica opzione è la sostituzione.

Intel ha inoltre confermato che l'alta tensione non è l'unica causa dei guasti, e che le indagini sono ancora in corso. Alcuni casi di instabilità sono stati ricondotti a un problema di ossidazione nella produzione, risolto lo scorso anno in una data non specificata. Intel ha anche che il problema potrebbe essere molto ampio: le tensioni elevate potrebbero potenzialmente influenzare qualsiasi processore desktop di 13a o 14a generazione che consuma 65W o più di potenza, non solo i chip della serie i9, che inizialmente sembravano i soli ad avere il problema.

Una CPU Intel Core i9 14900K
Una CPU Intel Core i9 14900K

La situazione solleva molte domande per i consumatori: Intel ritirerà i chip difettosi? Estenderà la garanzia? Sostituirà i processori senza fare domande? Purtroppo, le risposte di Intel non sono rassicuranti.

L'azienda non ha interrotto le vendite né ritirato alcun prodotto, e non ha intenzione di effettuare un richiamo. Non sono state fornite informazioni su eventuali estensioni della garanzia e non è stato chiarito come verranno contattati i clienti per informarli del problema.

Se il processore è a rischio, Intel consiglia semplicemente di aggiornare il BIOS del computer il prima possibile e di utilizzare le impostazioni predefinite Intel per le prestazioni. Se il vostro processore manifesta già problemi di instabilità, il consiglio è invece di contattare l'assistenza clienti Intel per richiedere un RMA (Return Merchandise Authorization).

La questione dei processori difettosi getta un'ombra sul futuro di Intel. L'azienda dovrà affrontare le conseguenze di questa situazione e lavorare per riconquistare la fiducia dei consumatori. Nel frattempo, gli utenti dovranno prestare particolare attenzione ai propri processori e seguire le raccomandazioni di Intel per evitare ulteriori danni.

La gestione di questa crisi da parte di Intel è stata finora poco trasparente, lasciando i consumatori con molte domande senza risposta. L'azienda dovrà fornire maggiori informazioni e chiarimenti sulla questione, offrendo soluzioni concrete per i clienti che hanno acquistato un processore difettoso. Noi ovviamente vi terremo aggiornati. Nel frattempo, invece, AMD ha deciso di seguire la strada opposta, con le CPU AMD Ryzen 9000 Zen 5 rinviate proprio per non fare la "fine" di Intel.

E voi che cosa ne pensate delle decisioni di Intel? Ma soprattutto: avete avuto problemi con le CPU più recenti della compagnia? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.