Un membro di Voidpoint, lo studio di sviluppo dello sparatutto in prima persona Ion Fury ha suggerito su Twitter di piratare il gioco per provarlo e ha mandato a quel paese la politica.
Il tweet, adesso rimosso, diceva: "Se lo volete piratare sono soltanto 95MB Dovreste giocarci. È un gioco davvero figo e ci abbiamo lavorato duramente. Si fotta la politica."
Il motivo di un'uscita così estrema risiede nelle recenti polemiche che hanno coinvolto Voidpoint, riguardanti alcune frasi ritenute omofobe e transfobiche pubblicate da membri del team nel canale Discord ufficiale della compagnia.
Il caso è montato parecchio, con alcuni giocatori che si sono addirittura messi a cercare contenuti ritenuti offensivi all'interno di Ion Fury. Spinta da 3D Realms, Voidpoint è stata costretta a diramare un comunicato ufficiale in cui sostanzialmente chiedeva scusa per il comportamento dei suoi dipendenti e per tutti coloro che si sono sentiti offesi dalle loro parole. Per dimostrare la sua buona volontà ha anche versato 10.000 dollari a un'associazione LGBTQ+ e ha dichiarato che da adesso ci sarà tolleranza zero verso questo tipo di linguaggio, con tanto di corsi di aggiornamento per sensibilizzare su questi temi.
Le scuse non sono piaciute a quanti volevano che Voidpoint non cedesse alle pressioni, così alcuni giocatori hanno iniziato a bombardare Ion Fury di recensioni negative su Steam, affossandolo.
Ion Fury è disponibile per PC.