126

Jim Ryan sul prezzo di PS Plus e il futuro dei servizi in abbonamento per videogiochi

La nuova intervista a Jim Ryan tocca vari argomenti sul nuovo PS Plus, come il prezzo e il futuro in generale dei servizi su abbonamento.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   29/03/2022

Jim Ryan ha spiegato diversi aspetti della revisione generale effettuata sul PlayStation Plus nella sua recente intervista pubblicata da GamesIndustry.biz, parlando anche del prezzo e del futuro dei servizi in abbonamento per i videogiochi.

Nell'intervista viene messo in evidenza come il prezzo mensile dei nuovi tier di PlayStation Plus sia più alto di quello del concorrente Xbox Game Pass, tuttavia il prezzo annuale è più basso, secondo la solita dinamica di Sony che fornisce uno sconto "bonus" per chi decide di effettuare la sottoscrizione annuale, come riportato nella notizia sui tre tier disponibili con il nuovo PS Plus.

Secondo Jim Ryan, questo aspetto è fondamentale, visto che la maggior parte degli utenti acquista la sottoscrizione annuale, dunque di fatto questa risulta più conveniente e costa meno rispetto ad offerte corrispondenti da parte della concorrenza.

"È un fatto", ha riferito il capo di PlayStation, "almeno per i nostri servizi, che la grande maggioranza degli utenti sottoscrive per 12 mesi. Oltre i due terzi degli abbonati usano l'abbonamento da 12 mesi. Quella è un'area in cui il valore della proposta è stato sottoposto a un esame particolare da parte nostra".

"Pensiamo che, con questa organizzazione, l'abbonamento da 12 mesi abbia un valore veramente impressionante per gli utenti", ribadendo peraltro che una tale proposta "non sarebbe possibile se decidessimo di inserire i nostri giochi nel servizio al lancio", riferendosi ancora alla sua idea di come le esclusive al lancio non possano essere introdotte nell'abbonamento.

D'altra parte, secondo Jim Ryan il paragone diretto con servizi come Netflix e Spotify, che vengono presi come esempi anche per spiegare il possibile futuro dei videogiochi, non ha molto senso. "Il medium videoludico è così diverso dalla musica e dall'intrattenimento video che non credo si possa parlare di poter arrivare ai livelli che vediamo con Netflix e Spotify", ha affermato Ryan, sostenendo di non vedere i servizi su abbonamento videoludici raggiungere tali livelli in futuro.

Piuttosto, il capo di PlayStation vede possibilità di sviluppo e incremento per i giochi live service, che rappresentano dei servizi a sé stanti, ma l'idea che i servizi su abbonamento onnicomprensivi e generici per i videogiochi possano arrivare ad essere paragonati a Netflix e Spotify non è condivisa da Jim Ryan, evidentemente.