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L'Arabia Saudita acquista nuove azioni in Nintendo, EA e Take-Two

Continua la notevole scalata dell'Arabia Saudita al mercato videoludico con l'acquisto di nuove azioni in Nintendo, EA e Take-Two.

L'Arabia Saudita acquista nuove azioni in Nintendo, EA e Take-Two
NOTIZIA di Giorgio Melani   —   17/02/2023

L'Arabia Saudita continua la sua espansione nel mercato videoludico, acquistando nuove azioni di Nintendo, EA e Take-Two e incrementando dunque le quote in possesso del fondo monetario pubblico su tali compagnie.

Il primo incremento era stato già registrato in Nintendo nei giorni scorsi, con l'Arabia Saudita che aveva aumentato le quote azionarie nella compagnia fino a superare il 7%, ma questo punto siamo oltre l'8%: il fondo pubblico d'investimento (PIF), controllato in gran parte dal principe Mohammed bin Salman, ha ora raggiunto l'8,26% di azioni totali della compagnia, redendo dunque il fondo pubblico arabo il più grande azionista estero di Nintendo.

Oltre a questo, il PIF ha incrementato ulteriormente le azioni anche di EA e Take-Two. Per quanto riguarda la prima, secondo il SEC il principe bin Salman possiede ora il 5,8% di Electronic Arts, con un piccolo ma significativo salto in avanti rispetto al 5,1% posseduto in precedenza.

Per quanto riguarda invece la compagnia di Grand Theft Auto, il PIF arabo possiede ora il 6,8% delle quote azionarie della compagnia, salito di netto rispetto al 5,3% precedente. In tutti questi casi, emerge chiaramente la conferma della linea adottata dall'Arabia Saudita, che aveva già affermato in precedenza la volontà di espandere gli investimenti nell'ambito dei videogiochi.

Come riferito già nei giorni scorsi, l'idea di Mohammed bin Salman e del suo fondo d'investimento è di incrementare la penetrazione nel mercato videoludico attraverso il Savvy Games Group controllato dalla nazione, cosa che può introdurre anche varie questioni di ordine etico, considerando la situazione alquanto oscura del paese per quanto riguarda i diritti umani e le recenti accuse al regime di aver ordinato l'assassinio del giornalista Jamal Khashoggi.