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La censura si abbatte anche su itch.io, dove migliaia di giochi non sono più acquistabili e scaricabili

Le censure attuate dai gestori di metodi di pagamento si sono abbattute anche su itch.io, dove migliaia di giochi sono stati rimossi dal negozio.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   24/07/2025
Un'immagine censurata

Prosegue quello che non esitiamo a definire il più grave caso di censure di massa applicato al mondo dei videogiochi, dovuto alla presa di potere dei gestori dei metodi di pagamento su negozi come Steam e itch.io. Proprio quest'ultimo è stato oggetto di un'ondata spaventosa di censure, con letteralmente migliaia di giochi che sono stati rimossi dalla vendita e sono diventati impossibili da scaricare. Sì, anche chi li ha regolarmente accquistati non può più scaricarli in nessun modo, fatto che sta causando non poche proteste.

Attacco spietato

A riportare chiaramente la situazione è stato l'utente @dominictarason.com‬ su Blusky, che ha anche spiegato come i giochi erotici siano stati rimossi dalla home page di itch.io, anche lì dove l'utente aveva selezionato la possibilità di vedere ogni tipo di contenuto.

Come visibile nell'immagine sottostante, i giochi per adulti post ban di massa si sono ridotti di migliaia di unità.

La quantità di giochi censurati è stata enorme
La quantità di giochi censurati è stata enorme

Tarason sottolinea anche che itch.io è stata costretta ad attuare i ban, su pressione delle varie Visa, Mastercard, Paypal e altre ancora, a quanto pare imboccate da delle organizzazioni anti porno di estrema destra.

Il papà di NieR: Automata pensa che le censure fatte dai gestori dei sistemi di pagamento siano antidemocratiche Il papà di NieR: Automata pensa che le censure fatte dai gestori dei sistemi di pagamento siano antidemocratiche

Del resto, spiega, stiamo parlando di aziende miliardarie cui, semplicemente, non si può dire di no se non si vuole fallire, visto che gestiscono la maggior parte delle transazioni che avvengono online. L'invito è quindi quello di non prendersela con il negozio, che ha di fatto subito una minaccia di chiusura, nel caso non avesse accontentato i gestori dei metodi di pagamento, ma con questi ultimi, che sono i veri responsabili della situazione.