Notch, ovvero Markus Person, il creatore di Minecraft, è recentemente tornato a parlare dell'iniziativa Stop Killing Games, offrendo il proprio supporto finanziario per la causa, anche se al momento si tratta solo di alcuni commenti pubblicati su social media in cui si impegnerebbe a supportare la causa.
Non ci sono ancora molti dettagli al di là di un paio di affermazioni da parte di Notch, ma queste già risultano significative, considerando che, anche nei giorni scorsi, il personaggio in questione si era schierato apertamente dalla parte degli utenti per sostenere la causa di Stop Killing Games.
Molto semplicemente, aveva riferito Notch nei giorni scorsi, se comprare un gioco non significa acquistarlo, allora piratarlo non è rubare, con una presa di posizione che ovviamente ha scaturito la simpatia e il sostegno di molti giocatori.
Un personaggio particolare
C'è da dire che Notch è una figura che si è dimostrata spesso controversa e di certo non lesina uscite social a effetto, dunque non sappiamo ancora come prendere anche queste ultime affermazioni, ma se non altro c'è da dire che i soldi non mancano all'autore di Minecraft, e un suo sostegno economico alla campagna Stop Killing Games potrebbe effettivamente avverarsi.
"Sono abbastanza pigro e facilmente distratto, e sto cercando di concentrarmi sul fare un gioco", ha affermato Notch, "Ma se ci dovesse essere bisogno di qualcuno che sbatta il suo mega pene sul tavolo, sono anche un miliardario al vostro supporto", ha scritto l'autore di Minecraft, con il suo tipico stile alquanto fuori dalle righe.
Ha inoltre aggiunto di non voler tirare in mezzo avvocati e simili, dunque dovrebbe effettuare un supporto più ragionato e "parsimonioso", poco appariscente in modo da non attirare troppo l'attenzione, a quanto pare.
Insomma, al momento si tratta più che altro di una dichiarazione d'intenti, ma si tratta sicuramente di un personaggio in grado di riservare delle sorprese, dunque attendiamo di vedere come si risolverà la questione. In passato, peraltro, Notch ha fatto parecchio discutere per affermazioni controverse, dunque possiamo aspettarci un po' di tutto.
Nel frattempo, il CEO di Ubisoft ha commentato la campagna Stop Killing Games riferendo che "nulla è eterno" e facendo dunque capire come gli editori siano ben poco propensi a sostenere la causa, come era già emerso dalle prime dichiarazioni dell'associazione europea degli editori, ma il match è appena iniziato.