11

Layers of Fear è stato l'ultimo horror psicologico di Bloober Team, che passa alla fase 3.0

Bloober Team ha dichiarato che Layers of Fear è stato il suo ultimo horror psicologico e che ora è entrato nella fase 3.0.

Layers of Fear è stato l'ultimo horror psicologico di Bloober Team, che passa alla fase 3.0
NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   29/06/2023

Bloober Team non farà più horror psicologici nello stile di Layers of Fear, ma amplierà i suoi orizzonti guardando di più al mercato di massa, entrando così nella sua fase 3.0. A spiegare il cambiamento in atto dentro Bloober Team è stato il fondatore dello studio di sviluppo, Piotr Babieno, ai microfoni di Engadget: "Quest'anno segna la fine di un'epoca, quella in cui facciamo horror psicologici. Adesso stiamo entrando in Bloober Team 3.0, in cui faremo horror per il mercato di massa."

Insomma, Bloober non abbandonerà il genere, ma cambierà obiettivi, dopo essersi fatta un nome con horror psicologici come Observer, Blair Witch, The Medium e il già citato Layers of Fear, la cui intera serie è stata recentemente accorpata in un unico prodotto, di cui potete leggere la nostra recensione.

Tutti i giochi di Bloober sono strutturati per generare orrore attraverso la narrazione e gli indizi ambientali, tanto che molti li definiscono dei walking simulator, categorizzazione che Babieno non rifiuta: "Ci siamo concentrati sulla storia, sull'atmosfera, sulla qualità grafica e la musica, ma non abbiamo fatto molta attenzione alle meccaniche di gameplay. Non era il nostro obiettivo. Ma abbiamo capito che c'era un soffitto che non potevamo bucare se non facendo qualcosa di fresco e nuovo."

Quindi i prossimi titoli di Bloober avranno più azione e genereranno orrore attraverso le azioni del giocatore. Questa consapevolezza è stata maturata in particolare sviluppando il remake di Silent Hill 2 per Konami: "Abbiamo deciso che i nostri prossimi titoli saranno più orientati al mercato di massa. Ci piacerebbe parlare con più persone. Ci piacerebbe realizzare le nostre idee, con il nostro DNA, non attraverso l'ambientazione o la narrazione, ma tramite l'azione. Quindi tutti i nostri titoli futuri avranno molte meccaniche di gameplay. Saranno molto più grossi," ha spiegato Babieno, evidentemente pronto ad affrontare la nuova sfida proprio con il remake di Silent Hill 2.l