Con l'entrata in vigore delle tariffe imposte da Trump a Canada, Messico e Cina, si sono iniziati a manifestare i primi problemi e dubbi nel mercato del retrogaming, dove un aumento dei prezzi potrebbe rivelarsi letale per molti piccoli produttori.
L'analista di Niko Partners Daniel Ahmad ha ricordato che la tariffa del 20% fissata sulle importazioni cinesi colpirà le console, gli smartphone, i laptop e, in generale, la maggior parte degli apparecchi elettronici, di cui la Cina è il maggior produttore. Allo stesso tempo la tariffa del 25% fissata per le importazioni dal Messico avrà un forte impatto sui videogiochi fisici (il Messico è il maggiore produttore di dischi ottici).
Alcuni tentativi di mitigare gli effetti della decisione di Trump sono stati fatti, ma tutti gli analisti concordano che i videogiocatori USA dovranno spendere di più per ottenere gli stessi prodotti.
Le prime lamentele dal mondo del retrogaming
Il mercato del retrogaming sarà particolarmente colpito, visto che è fatto di piccoli produttori che importano moltissimi componenti elettronici dalla Cina. Ad esempio HD Retrovision, un'azienda che produce cavi AV di alta qualità, ha espresso qualche dubbio sul suo futuro.
Pur non arrivando a dire che chiuderà completamente, ha affermato che la sua potrebbe non essere più un'attività a tempo pieno: "potrebbe essere ora di tornare a lavorare per un'azienda." Quindi ha spiegato meglio il concetto in un tweet successivo: "Non significherebbe necessariamente chiudere bottega. Ho lavorato contemporaneamente in un'azienda e a HDRV per molti anni. Speravo solo di non doverci tornare, ma se ci sarà una recessione e i nostri profitti diminuiranno a causa dei dazi che aumentano i prezzi, potrei doverlo fare."
