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Sono passati 40 anni esatti dalla presentazione dell'Amiga al grande pubblico

Il 23 luglio 1985 lo storico computer Amiga fu presentato al grande pubblico, iniziando quella che è diventata una leggenda.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   23/07/2025
L'Amiga 1000

Il 23 luglio 1985 il pubblico, accorso all'evento di presentazione organizzato da Commodore al Lincoln Center di New York, ebbe modo di vedere finalmente in azione un Amiga 1000, il primo modello commercializzato dello storico computer. Lo sviluppo era iniziato nel 1982, con il progetto che era stato modificato più volte: da console extra lusso a computer per tutti a macchina da ufficio pensata per un uso professionale, vivendo lunghi travagli (che vi racconteremo in uno speciale in uscita domani).

Intanto ne approfittiamo per fare gli auguri a questo storico computer per i 40 anni esatti trascorsi da allora, ricordando il momento in cui divenne di dominio pubblico, coronando il lavoro di Jay Miner e della sua squadra.

Andy e Jay

Il pubblico del Lincoln Center rimase stupito in particolare dall'interfaccia grafica del sistema operativo, più facile da usare rispetto alle interfacce testuali dei computer di allora; dalle funzioni multitasking, che anticiparono quelle di Windows di anni e dalla Boing Demo, una sfera poligonale che si muoveva sullo schermo, mentre in una seconda finestra girava un altro programma.

Andy Warhol presenta l'Amiga
Andy Warhol presenta l'Amiga

Commodore non badò a spese per la presentazione, tanto da reclutare addirittura Andy Warhol, il padre della Pop-Art, per mostrare le potenzialità grafiche del suo computer. Tutto andò liscio come l'olio, ma Amiga non fu un successo da subito.

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Arrivata in commercio ad agosto dello stesso anno, faticherà ad affermarsi per via della scelta di venderla come un computer da ufficio. Le vendite andranno a rilento, almeno fino al lancio, l'anno successivo, del modello Amiga 500, più economico e appetibile per il mercato casalingo, che divenne la prima scelta di molti in fatto di computer da videogiochi negli anni seguenti.

Insomma, facciamo ancora gli auguri a questo storico computer, che tanto è stato ed è amato e che altrettanto ha rappresentato per la storia dei videogiochi, formando sviluppatori e interi studi di sviluppo.