Con la recensione del monitor LG 27GP950 UltraGear Gaming Nano IPS 27" torniamo a parlare di una tipologia di schermo destinata a sparire nel giro di qualche anno, ma che per il momento si è resa necessaria a causa dei prezzi ancora eccessivi dei monitor Mini-LED e a causa della mancanza di OLED dalle caratteristiche paragonabili, comunque destinati ad arrivare sul mercato con prezzi elevatissimi.
Parliamo di cifre oggi enormemente superiori agli 800€ necessari per acquistare un pannello come questo che impacchetta una risoluzione 4K con refresh fino a 160 Hz in una diagonale da 27 pollici, restituendo di conseguenza una definizione molto elevata anche con il naso a un paio di palmi dal pannello. Ed è un fattore importante perché stiamo parlando di un monitor da scrivania, tra l'altro dotato di uno stand che consente anche di ruotare il pannello in verticale, e non di un televisore.
Caratteristiche hardware
Il monitor LG 27GP950 UltraGear Gaming Nano IPS 27 pollici fa parte di un'ondata di schermi che, adatti anche ai creator, cercano di rendere più appetibile il 4K da scrivania, ormai alla portata anche di GPU di fascia medio-alta grazie a tecnologie di upscaling sempre più raffinate, facendo leva sul rapporto tra offerta complessiva e prezzo. Ed è un fattore, quest'ultimo, che rientra senza dubbio tra i meriti di uno schermo che con 800 euro risulta più economico di modelli dalle caratteristiche paragonabili. Quelli che costano meno infatti, si accontentano di refresh più bassi o di una copertura del colore inferiore, condividendo con lo schermo LG compromessi analoghi in termini di contrasto e uniformità dei neri, che sono poi i principali punti deboli di questa tipologia di monitor.
In questo caso parliamo di un pannello da 10-bit (8-bit+FRC), con una copertura dichiarata della gamma DCI-P3 del 98%, che oltre a garantire una definizione elevata, grazie alla combinazione tra 4K e diagonale da 27 pollici, gode di un refresh di 160 Hz, seppure in overclock. La frequenza stock, infatti, è di 144 Hz, ma è comunque più che sufficiente per sfruttare le console di nuova generazione e per spremere il suo compagno d'elezione, un PC di fascia alta equipaggiato con una scheda video all'altezza. Ma è proprio di fronte alla spesa necessaria per sfruttare uno schermo del genere che i punti deboli di questa tipologia di display possono risultare indigesti.
Parliamo, come anticipato, del contrasto limitato e di una luminanza non certo eccezionale di 400 nit, anche se l'illuminazione WLED a 16 zone garantisce un picco di ben 750 nit in funzione dell'HDR. Eppure offre il fianco alle critiche a causa di un Local Dimming implementato in modo decisamente poco efficace. Inoltre tra le note non proprio esaltanti del monitor LG troviamo anche la mancanza di un meccanismo per la rotazione del pannello sull'asse orizzontale, una connettività più limitata rispetto a modelli simili e un ampio uso della plastica anche per il sostegno. Ma è bene chiarire che la plastica è robusta, che la qualità costruttiva è buona e che il monitor LG nasconde bene la sua ricerca del risparmio. Anzi, in alcuni campi si distingue in positivo.
Tra gli elementi di spicco dell'LG 27GP950 UltraGear Gaming Nano IPS 27" troviamo cornici sottilissime, ottimizzazione Waves MaxxAudio per il jack audio da 3.5 mm, illuminazione RGB con rotella dedicata abbastanza potente per poter fungere anche da luce ambientale e un menù con stick di controllo che consente di accedere a parecchie funzionalità. Si parte dal più ovvio overdrive, con tre impostazioni per portare il tempo di risposta fino al millisecondo GtG dichiarato, per arrivare alla regolazione del colore a 6 assi, importante per uno schermo che strizza l'occhio anche ai creator.
Va inoltre detto che per quanto più limitata rispetto a quella di monitor simili, la connettività non manca di nulla ed è più che sufficiente per soddisfare le necessità più disparate. Include infatti 2 porte USB-A, da abilitare collegando il cavo USB-B, e tutte le uscite video necessarie tra la DisplayPort 1.4 con DSC, necessaria per arrivare al 4K a 160 Hz, e ben due porte HDMI delle quali non viene menzionata la versione nelle specifiche, forse a causa del caos generato con l'eliminazione dello standard HDMI 2.1, ma che godono delle specifiche più avanzate con la possibilità di condurre segnale video 4K a una velocità di 120 Hz. Risulta quindi possibile sfruttare a fondo le console, VRR incluso.
Scheda tecnica LG 27GP950 UltraGear Gaming Nano IPS 27"
- Diagonale: 27 pollici, piatto
- Pannello: Nano IPS con retroilluminazione WLED da 16 zone
- Risoluzione: 4K 16:9 (3840 x 2160)
- Refresh rate: fino a 144 Hz (160 Hz in overclock)
- Tempo di risposta: 1 millisecondo GtG
- Gamma colori: 10-bit ((8-bit+FRC), copertura DCI-P3 98%
- Contrasto: 1000:1 nativo, 5.000.000:1 contrasto dinamico Mega Infinity
- Tecnologie gaming: AMD FreeSync Premium Pro e G-Sync, VRR, FRL, SmartImage
- Luminanza: 400 nit tipica, 750 nit picco
- HDR: VESA DisplayHDR 600
- Connettività:
- 2x HDMI (4K a 144Hz / 4K a 120 Hz su console)
- 1x DisplayPort 1.4a (4K a 160 Hz)
- 1x USB-B (upstream)
- 2x USB-A 3.0
- Jack audio cuffia
- Audio: uscita cuffie con Waves MaxxAudio
- Retroilluminazione: anello RGB posteriore con regolatore di intensità
- Supporto VESA: 100 x 100 mm
- Ergonomia:
- Inclinazione -5˚ +20˚
- Regolazione altezza 130 mm
- Rotazione in verticale
- Dimensioni: 609.2 x 464.7-574.7 x 291.2 mm (con sostegno)
- Peso: 7.9 kg (con sostegno)
- Prezzo: 799,99€
Design
Il pannello dell'LG 27GP950 UltraGear Gaming Nano IPS 27 pollici poggia sul classico treppiede comune a un gran numero di monitor da gioco, con uno spesso tacco sul quale si erge un voluminoso sostegno e due lunghi piedi frontali, in questo caso ricoperti in plastica. Ma si tratta di plastica di qualità per uno schermo che non dà la sensazione di essere realizzato al risparmio a partire dalle cornici sottilissime, ma robuste, su tutti e quattro i lati. Il bordo nero in corrispondenza di quella inferiore è leggermente più spesso, ma si tratta di un'inezia a fronte della sparizione del bordo nero in plastica ruvida che compromette l'estetica di innumerevoli monitor.
L'attenzione al design, insomma, non manca ed è importante visto il prezzo che pur essendo competitivo, anche in forza dei 160 Hz di refresh, resta ben superiore al budget medio delle configurazioni da gioco nonostante i compromessi che ci sono anche in questo caso. Il materiale plastico della copertura del pannello, infatti, è sì robusto, ma non gestisce al meglio i riflessi, pretendendo un certo lavoro sull'illuminazione della stanza per non restituire riflessi che disturbano in modo netto l'immagine. Non proprio un'inezia quindi, anche se gestibile grazie all'illuminazione ambientale dello schermo.
Come anticipato, tra le peculiarità del monitor LG c'è un grosso anello RGB contornato da lamelle, che caratterizza fortemente il posteriore dello schermo e gode di una luminosità abbastanza potente da poter essere utilizzato come illuminazione ambientale, con tanto di possibilità di regolare l'intensità con una rotella dedicata che permette anche di scegliere rapidamente tra alcuni effetti di luce. È una soluzione comoda e sfiziosa che fa il paio con lo stick che vi si trova accanto, sotto la cornice inferiore del monitor, e che permette di navigare in un menù chiaro e ben strutturato che include anche una voce per attivare direttamente due profili di calibrazione tra quelli creati con il software LG.
Anche qui, in sostanza, emergono dei compromessi, ma si fanno anche notare delle attenzioni che vanno in qualche modo a sostenere un ottimo rapporto tra offerta complessiva e prezzo, ovviamente parlando di monitor 4K da oltre 144 Hz con tecnologia IPS.
Prestazioni
Le cornici sottili e la qualità costruttiva complessiva ci mettono ancora una volta di fronte a un monitor che nasconde bene il lavoro fatto per abbassare i costi. La necessità di puntare infatti sulla combinazione di retroilluminazione W-LED e tecnologia IPS si traduce in un diffuso backlight bleeding, con un evidente glow agli angoli dello schermo che fa il paio con un contrasto decisamente limitato. A compensarlo dovrebbe pensarci il Local Dimming, possibile grazie alle 16 zone di illuminazione, ma i risultati sono modesti con l'illuminazione localizzata che ha come unica utilità quella di spingere la luminanza di picco fino a 750 nit, sufficienti per garantire un HDR dalla resa accettabile, sia per qualità dell'immagine che per visibilità dei dettagli, nonostante la certificazione HDR 600.
Non sorprende, di conseguenza, che anche la luminanza tipica superi puntualmente i 400 nit dichiarati, garantendo un'immagine di qualità in un gran numero di situazioni per un monitor che resta in equilibrio tra pregi evidenti e compromessi importanti. Laddove dominano l'oscurità, infatti, la resa è tutt'altro che eccezionale tra neri proco profondi e bagliori che disturbano ulteriormente l'immagine. Ma sono problemi che emergono più che altro nelle schermate di caricamento o in serie TV e film, laddove possono esserci bande nere e intere sequenze immerse nell'oscurità. Laddove invece comandano luci e colori a spiccare è un'immagine definita e solida, anche in movimento grazie a tempi di risposta effettivi eccezionali, e questo nonostante il contrasto limitato. Inoltre i colori sono calibrati molto bene già di fabbrica, con una fedeltà vicina a quella dichiarata.
Dal punto di vista numerico parliamo di oltre il 96% della copertura di colore DCI-P3 sul 98% dichiarato, copertura sRGB oltre il 100% e un Delta E di poco superiore al 2%, ma le cifre non rendono giustizia a una resa ottima, sia nell'ambito lavorativo che nel gaming. In quest'ultimo caso, lo abbiamo detto, anche in movimento, laddove i tempi di risposta eccellenti garantiscono ghosting nullo senza bisogno di ricorrere ai 160 Hz in overclock. I 16 hertz in più rispetto ai classici 144 Hz potrebbero far comodo nel gaming competitivo ed è un bene quindi che l'overclock non produca alcun problema di frame skipping e che il monitor non scaldi molto, diventando appena tiepido al centro. Il tutto con l'overdrive impostato in modalità intermedia che corrisponde all'impostazione Veloce. Spingendo sull'impostazione massima invece, emergono evidenti effetti di overshoot.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.3
Se non potete fare a meno di neri assoluti, a prescindere dalla spesa e dalla tipologia di schermo, questo LG 27GN950 UltraGear Gaming Nano IPS 27" non fa per voi. Se invece non avete questa esigenza, il display trattato in questa recensione è estremamente degno di attenzione, al netto dei pur importanti compromessi. È ideale in definitiva per chi ha bisogno di combinare, per lavoro o per gioco, uno schermo da 27 pollici con definizione elevata, tempi di risposta eccellenti, una luce ambientale sfiziosa e un prezzo abbordabile.
PRO
- Tempi di risposta eccellenti e alta fedeltà del colore
- Prezzo interessante in relazione all'offerta complessiva
- Buona qualità costruttiva
CONTRO
- Contrasto limitato e uniformità dei neri scarsa
- Local Dimming superfluo
- Manca la rotazione orizzontale del pannello