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L’UE accusa TikTok di violare le regole sulla trasparenza pubblicitaria

La Commissione Europea ritiene che gli strumenti della piattaforma non rispettino il Digital Services Act: a rischio multe e vigilanza rafforzata.

NOTIZIA di Simone Lelli   —   16/05/2025
TikTok

La Commissione Europea ha comunicato ufficialmente che TikTok potrebbe non essere conforme al Digital Services Act (DSA), la normativa comunitaria entrata in vigore per regolamentare contenuti online, pubblicità e disinformazione. Al centro della questione ci sarebbero le carenze nello strumento di trasparenza pubblicitaria messo a disposizione dalla piattaforma.

Secondo i primi risultati preliminari dell'indagine avviata nel 2024, TikTok non fornirebbe informazioni sufficienti su chi paga per gli annunci pubblicati, su quali pubblici vengono mirati e sui prodotti o servizi effettivamente promossi. Tutti questi elementi sono ritenuti fondamentali dall'UE per contrastare truffe, campagne di disinformazione e manipolazioni coordinate, soprattutto in contesti sensibili come elezioni e salute pubblica.

Il Digital Services Act e le sue implicazioni per TikTok

Il Digital Services Act, adottato nel 2022, impone obblighi stringenti alle Very Large Online Platforms (VLOPs) - cioè alle piattaforme con milioni di utenti attivi in Europa - in materia di trasparenza, tracciabilità degli annunci e lotta ai contenuti dannosi. TikTok, di proprietà della cinese ByteDance, rientra pienamente in questa categoria, ed è soggetta a regole più severe dal 2023.

La multa ricevuta dalla Data Protection Commission
La multa ricevuta dalla Data Protection Commission

Secondo Henna Virkkunen, vicepresidente della Commissione per il digitale, "la trasparenza nella pubblicità online è essenziale per tutelare l'interesse pubblico. Che si tratti di proteggere la democrazia, la salute dei cittadini o i consumatori da truffe, gli utenti hanno il diritto di sapere chi c'è dietro i messaggi che visualizzano".

La replica di TikTok: “Non siamo d’accordo”

TikTok ha contestato le accuse della Commissione, pur riconoscendo l'importanza degli obiettivi perseguiti. In una dichiarazione ufficiale, un portavoce della piattaforma ha affermato: "Sosteniamo le finalità del regolamento e stiamo migliorando i nostri strumenti di trasparenza, ma non concordiamo con alcune delle interpretazioni della Commissione, soprattutto considerando che le indicazioni ricevute provengono da risultati preliminari e non da linee guida pubbliche e chiare".

Non è la prima volta che TikTok si scontra con le autorità europee: negli ultimi anni, numerose indagini hanno riguardato la privacy dei minori, la gestione dei dati e la promozione di contenuti pericolosi.