Netflix ha annunciato l'ennesimo aumento di prezzo per l'abbonamento mensile e che coinvolge tutte le fasce, incluso per la prima volta quello con pubblicità. La buona notizia è che l'Italia per ora è esclusa dai rincari, al momento previsti solo per USA, Canada, Portogallo e Argentina.
Entrando più nel dettaglio, l'abbonamento con pubblicità passerà da 6,99 a 7,99 dollari al mese, mentre quello standard senza pubblicità da 15,49 a 17,99 dollari al mese. L'aumento più pesante sarà per il Premium, che passa da 22,99 a 24,99 dollari al mese. Infine, il prezzo per aggiungere un membro al proprio piano fuori dal nucleo domestico passa da 7,99 dollari a 8,99 dollari al mese per il piano standard senza pubblicità, mentre non sono previsti rialzi per quelli con spot. I prezzi in dollari per i piani Standard e Premium sono più che raddoppiati rispetto a quelli del 2013, quando costavano rispettivamente 7,99 e 11,99 dollari.
I prezzi aumentano nonostante il nuovo record di abbonati
L'annuncio dell'aumento dei prezzi è arrivato in concomitanza con quello dei numeri registrati da Netflix nell'ultimo trimestre fiscale, che sono stati a dir poco positivi. Infatti, ha registrato 19 milioni di nuovi abbonati, il più grande incremento in un singolo trimestre, portando il totale a ben 300 milioni di iscritti attivi. Questo è anche l'ultimo aggiornamento periodico che offrirà l'azienda d'ora in avanti, che in futuro si limiterà solo a rivelare il superamento di traguardi numericamente importanti (es. 350 milioni, 400 milioni e via dicendo).
Nonostante il nuovo record di abbonati e un utile operativo che ha superato per la prima volta i 10 miliardi di dollari, i dirigenti di Netflix ritengono che l'azienda abbia ancora spazio per crescere, citando il fatto che rappresenta ancora meno del 10% della visione televisiva nei paesi in cui è disponibile, "il che suggerisce un largo margine di crescita, dato che lo streaming continua a espandersi in tutto il mondo".
