Il Nintendo Direct di ieri sta facendo discutere per gli annunci presenti e per quelli che non ci sono stati, dimostrando per l'ennesima volta che i videogiocatori frignanti non hanno capito molto di come vanno certe cose e che non vedono l'ora di tornare a essere schiavi dell'hype.
Durante l'E3 2017 Nintendo annunciò lo sviluppo di Metroid Prime 4 producendo cori estasiati di stampa e pubblico, tutti concordi sul fatto che quello che in fin dei conti era un semplice logo animato avesse fatto vincere l'E3 alla casa di Mario. Siamo nel 2021 e, a quasi quattro anni da quel giorno, di Metroid Prime 4 non si è visto ancora nulla, nemmeno un artwork. Si sa soltanto che lo sviluppo è ricominciato da zero ed è stato affidato a un altro team, perché il progetto originale non soddisfaceva gli standard richiesti da Nintendo.
Qualche mese più tardi fu annunciato Bayonetta 3. Era il 7 dicembre 2017, il giorno dei The Game Awards. Anche in quel caso fu tutto un lanciarsi addosso mutande sporche di umori in preda a un'eccitazione irrazionale per quello che era solo un logo animato. Indovinate un po'? Da allora sono passati 1.169 giorni (al momento di scrivere questo articolo) e del gioco non si è visto niente di niente. Forse il 2021 è l'anno giusto per vederlo in azione, sempre che i suggerimenti di Hideki Kamiya si dimostrino affidabili, ma in generale non sappiamo proprio nulla sulla qualità di Bayonetta 3 e sul suo stato di sviluppo.
Nel 2012 fu invece annunciato un gioco uscito poi solo il 10 dicembre 2020. Stiamo parlando di Cyberpunk 2077, titolo preceduto da un hype folle alimentato tanto dalla stampa, quanto dalla voracità acritica del pubblico, evidentemente alla ricerca di messia un tanto al GB. Chi dice che si tratti di un brutto gioco mente sapendo di mentire, ma tutti i problemi che ha avuto e i compromessi a cui sono scesi gli sviluppatori per lanciarlo in tempo sul mercato, ci parlano comunque di un progetto sottotono e molto ridotto rispetto alle promesse. Questi sono soltanto tre dei molti casi fattibili di hype che non ha portato a nulla o di annunci prematuri accolti come i nuovi comandamenti. I videogiocatori avranno imparato a gestire le loro aspettative, nel frattempo? Decisamente no.
Ieri Nintendo ha fatto un Direct concretissimo, mostrando solo giochi in arrivo, in molti casi con tanto di date d'uscita, o progetti in avanzatissimo stato di sviluppo. Siamo a febbraio, quindi ancora a inizio anno, di tempo per svelare cosa arriverà da qui al 31 dicembre ce n'è ancora tanto, eppure... eppure il fatto che non siano stati mostrati giochi che magari non riusciranno a uscire entro l'anno perché non pronti, o che la compagnia vuole conservare per altre occasioni (Direct dedicati, fiere, ecc.) sta facendo urlare all'evento deludente. Parliamo di decine di giochi, alcuni dei quali disponibili a brevissimo (Ghosts 'n Goblins Resurrection, Bravely Default 2, Monster Hunter Rise... vi sembrano pochi?) e altri che giocheremo poco più in là (Famicom Detective Club,Legend of Mana, Outer Wilds, Mario Golf: Super Rush, No More Heroes 3)...
ma possibile che non ci sia niente che abbia intrigato quelli che attualmente stanno piangendo calde lacrime in preda all'ennesima crisi di nervi da poppanti viziati? Davvero i produttori hardware devono mostrare dei loghi animati e non dei videogiochi per fare contento questo pubblico che sembra vivere appeso alle rivelazioni del marketing della sua multinazionale del cuore e che poi, magari, i giochi o non li compra, o se li compra nemmeno li finisce? Non sarebbe il caso di iniziare a rivalutare ciò che è già disponibile, giocandoci davvero, e rendere discreta l'attesa delle novità? Parlandone, sicuramente, ma senza eccessi e senza farsi castelli in aria prima di ogni dannato evento? Sembra che molti non vedano l'ora di farsi prendere in giro...