Secondo le ultime indiscrezioni raccolte da Bloomberg, Nintendo si sarebbe accordata con Sharp per produrre Nintendo Switch nel suo impianto produttivo in Malesia. La scelta sarebbe motivata dalle recenti tensioni commerciali tra gli USA e la Cina, che da un momento all'altro potrebbero limitare la produzione della console nella superpotenza asiatica.
Negli ultimi mesi, infatti, tra i problemi produttivi legati alla pandemia e l'altissima domanda di console, Nintendo ha avuto problemi a rifornire i negozi con un numero sufficiente di Switch. Adesso, però, il presidente Shuntaro Furukawa ha annunciato che Nintendo Switch sarà prodotta anche in Malesia, oltre che in Cina e Vietnam.
Una mossa pensata sia per introdurre una terza linea produttiva grazie alla quale sostenere l'alta domanda, un po' per avere un secondo impianto al di fuori della Cina, dato che la spada di Damocle della guerra commerciale tra Cina e USA potrebbe in qualunque momento ostacolare la produzione della console.
Nonostante non ci siano comunicati ufficiali, lo stabilimento dovrebbe essere posseduto dalla storica azienda giapponese Sharp. È stata Foxconn, il colosso del manifatturiero asiatico, a mettere le due aziende in contatto. Foxconn, infatti, è il principale produttore di Switch e detiene anche una quota di Sharp, per questo ha caldeggiato l'accordo.
L'impianto produttivo, per il momento, non funziona ancora al massimo delle sue potenzialità, ma le prime console assemblate in Malesia stanno per essere messe in commercio. In questo modo Nintendo spera di vendere più dei 10,8 milioni di console piazzate tra ottobre e dicembre del 2019.