Nvidia ha pubblicato un lungo articolo corredato da moltissimi dati che dimostra come nei battle royale avere una maggiore fluidità porti a risultati migliori. Ossia, all'aumentare della potenza della GPU montata sul computer utilizzato per giocare, migliorano anche le prestazioni in gioco. I motivi credo che siano facilmente intuibili: maggiore fluidità significa una velocità di reazione superiore e minore imprecisione nella mira.
Mentre è ben chiaro quanto le GPU e frame rate più elevati possano migliorare il tempo di reazione dei giocatori, eravamo interessati a scoprire come questo potesse tradursi in una maggiore competitività nei giochi battle royale per il giocatore medio. Abbiamo esaminato la media di uccisioni/morti del giocatore medio nei migliori giochi battle royale relativi alla loro GPU e stiamo condividendo i nostri risultati con la community. Questa analisi non voleva essere un esperimento controllato, ma un'osservazione reale dei dati dei giocatori. I dati supportano i trend che ci si aspetterebbe - ciò che il 99% dei giocatori professionisti sa - e cioè che i frame rate più elevati aiutano i tempi di reazione e le prestazioni competitive.
I dati indicano che i giocatori che giocano con GPU di fascia più alta con monitor ad alta frequenza di aggiornamento hanno un rapporto U/M significativamente più alto rispetto ai giocatori che giocano con GPU di fascia bassa con monitor a 60 Hz. Per i Battle Royale, 60 FPS e Hz non bastano più. Se si vuole essere competitivi in questi giochi, si deve ottimizzare il sistema 144+ FPS e associarlo a un monitor ad alta frequenza di aggiornamento.
Insomma, più si spende per il PC, più si avranno risultati migliori online. La tecnologia al servizio dei giocatori. Per lo studio completo, corredato di grafici, cliccate qui.