Palworld viaggia verso i 10 milioni di copie vendute nell'arco di una settimana o quasi, un fenomeno che va ben al di là della semplice curiosità per un gioco strano dotato di "Pokémon con le pistole", dimostrando come dietro alla sua struttura e meccanica ci siano scelte e soluzioni apprezzabili in ambito di design. Pensando a queste, c'è qualcosa che Pokémon potrebbe imparare da Palworld? È naturale associare associare i due titoli per la presenza e l'aspetto dei "Pal", le creature che ovviamente ricordano da vicino quelle presenti nella celebre serie di The Pokémon Company e che sono al centro anche delle varie polemiche e disquisizioni sui possibili plagi. A dire il vero, se si guardano i due giochi da vicino ci si rende conto di quanto siano diversi tra loro, a partire già dal genere di riferimento, visto che il titolo Pocketpair è facilmente ascrivibile ai survival veri e propri, cosa che certo non si può dire di Pokémon.
Tuttavia, ci sono anche dei punti in comune ed elementi che potrebbero essere studiati da Game Freak per capire come evolvere la propria serie, o se non altro per vedere cosa il pubblico abbia apprezzato tanto in Palworld ed eventualmente integrarlo nei propri progetti. È fondamentale premettere che si parla di due giochi sostanzialmente differenti, dunque i tanti confronti che vengono fatti possono essere considerati fuorvianti, ma è indubbio che ci possano essere anche dei punti d'incontro ed è lecito pensare che entrambi i prodotti si rivolgano a un pubblico almeno parzialmente sovrapponibile.
Qualche spunto di riflessione per Game Freak
Le prime caratteristiche che potrebbero essere guardate con interesse da Game Freak sono la realizzazione tecnica e l'apertura del mondo di gioco: Pocketpair è un team relativamente piccolo ma è riuscito a raggiungere un notevole livello qualitativo in termini grafici, grazie allo sfruttamento di Unreal Engine 5 che si è dimostrato decisamente efficiente per un titolo del genere.
Legato a questo aspetto, il fatto che Palworld presenti un mondo aperto e liberamente esplorabile potrebbe fornire qualche idea agli autori di Pokémon, ma qui si tratta di design più che di possibilità tecniche. Nel nuovo gioco si può accedere a qualsiasi area mentre i titoli Game Freak, pur essendosi decisamente aperti di recente, seguono sempre un percorso a cui è sottesa la progressione del giocatore, dunque si tratterebbe eventualmente di rivedere questo sistema per dare maggiore libertà d'iniziativa al giocatore. La presenza di un crafting molto esteso e profondo è tipica del survival ed è meno logicamente assimilabile a un gioco come Pokémon, ma è sicuramente una caratteristica amata dal pubblico che ha trovato qualche spiraglio anche nella serie Nintendo, dunque non è esclusa una possibile evoluzione di questo aspetto.
Le caratteristiche più interessanti per Pokémon
La caratteristica forse più appropriata a cui attingere è probabilmente il grado di interazione con le creature che troviamo in Palworld: tralasciando le derive più strane e discutibili, come il fatto di poterli armare per combattere o di poterli macellari per ottenere cibo, cose decisamente difficili da vedere trasferite in Pokémon, molti altri aspetti risultano interessanti e potenzialmente arricchenti per la serie. Già gli ultimi capitoli come Scarlatto e Violetto hanno introdotto alcune tipologie di cavalcature specifiche, ma quanto visto in Palworld è sicuramente più avanzato e complesso, con una maggiore quantità di creature che possono essere usate per gli spostamenti con effetti differenti e idee che potrebbero trasferirsi in Pokémon. Anche la possibilità di sfruttare le abilità in maniera più ampia è un elemento intelligente, che potrebbe aprire diverse strade in ambito gameplay: nel gioco Pocketpair, per esempio, le creature che sputano fuoco o acqua possono vedere impiegate le proprie abilità in vari modi anche al di fuori del combattimento, ampliando sensibilmente le possibilità di gioco, così come è possibile mettere varie altre capacità a servizio di crafting e altro.
Infine, la presenza pervasiva del multiplayer di Palworld è qualcosa che ancora non abbiamo visto in Pokémon, almeno a questi livelli e per come dovrebbe strutturarsi anche attraverso i prossimi aggiornamenti. I server su PC consentono fino a 32 giocatori di trovarsi all'interno di uno stesso server e dunque condividere il mondo di gioco (solo 4 su Xbox, al momento), generando situazioni che non sono riscontrabili sui capitoli di Pokémon, ma questo vale anche per le interazioni tra giocatori, che possono collaborare a più livelli nel gameplay. Prossimamente sono in arrivo varie tipologie di PvP, arene e altro che potrebbero essere più simili alla struttura tipica del multiplayer di Game Freak, ma è evidente che in questo ambito ci possa essere spazio di manovra per il team legato a Nintendo.