Lo studio di sviluppo Slipgate Ironworks ha pubblicato un nuovo aggiornamento sullo sviluppo di Phantom Fury per spiegare com'è stato progettato il mondo di gioco. A prendere la parola è stato Samuel 'Samuel2213' Bryan, il 3D lead, sviluppatore di grande esperienza che ha lavorato anche su ULTRAKILL, Graven e Wrath: Aeon of Ruin. Insomma, è uno specialista dei cosiddetti boomer shooter.
Bryan ha spiegato sostanzialmente che l'effetto ricercato è quello nostalgico, nel senso che si è schivato il realismo per cercare di creare qualcosa che ricordi ai giocatori l'aspetto dei vecchi sparatutto in prima persona. Quindi, pur utilizzando tecniche di illuminazione e particellari moderni, i modelli e le texture di Phantom Fury sono stati accuratamente studiati per rendere un'esperienza simile a quella dei classici del genere.
La lavorazione del gioco è stata naturalmente fatta con strumenti moderni, modelli 3D compresi, per poi essere invecchiata con diversi trucchi, come il filtro pixel8r di Victoria Holland e diversi materiali custom.
Uno degli aspetti fondamentali del mondo di gioco sarà l'interattività, ossia la presenza di molti oggetti che, quando utilizzati, daranno dei feedback al giocatore aumentando la sensazione di vitalità del tutto e riportando alla mente vecchi sparatutto in prima persona come Duke Nukem 3D, in cui si poteva interagire con moltissimi elementi dello scenario.
Infine, si è scelto di creare un mondo estremamente vario: "Durante la campagna, Shelly (la protagonista) esplorerà un grande quantità di aree e luoghi unici, con quasi tutti i livelli che modificheranno in qualche modo il loop del gameplay, l'atmosfera e la grafica."
L'obiettivo è quello di rendere memorabile ogni livello o quantomeno di farlo apparire unico e fresco.
Se vi interessa, potete aggiungere Phantom Fury, seguito ufficiale di Ion Fury, alla vostra lista dei desideri su Steam.